Come ammazzare la Resistenza
L'avvelenamento della Storia prosegue attraverso l'amianto di parole bugiarde.
Il Pd si autoflagella imponendo a se stesso uno stile mite nei confronti del sistema monarchico e autorefenziale che ci governa da tempi jurassici e così, oggi, è costretto a condividere l'unica memoria non condivisibile, la Resistenza, con quel fascismo violento e cupo che inquina da sempre ogni speranza di liberazione.
Tuttavia, il vero orrore non risiede là, oggi.
Le Resistenza trova la sua negazione a Castelvolturno dove il sindaco Francesco Nuzzo è costretto a dimettersi dopo giorni infiniti di coraggio e opposizione alla camorra:il suo fiato appestato, Nuzzo, se lo è sentito dietro il collo ogni giorno e ogni ora. Tanto consapevole del pericolo, da rinunciare alla scorta. Fiero, dignitoso, umano ha resistito fino alla fine.
Il colpo al cuore è arrivato lo stesso.
Non dalla camorra ufficiale ma dalla "camorrina" ovvero dal virus di febbre suina che vive e prolifera nell'organismo italiano ed è stile unico di una politica e di un pensiero, presente in ogni individuo esposto al potere.
Nuzzo ha denunciato che a sfibrarlo siano stati proprio di suoi collaboratori, gente del Pd che si è alleata in parte con la destra per far arenare il progetto del Sindaco sull'immigrazione, dopo la mattanza di africani da parte della camorra.
A togliergli l'ossigeno sono stati gli amici del partito, gli interessi di parte, la pressione squallida per raccomandare mogli e parenti e figli. A deluderlo è stato l'aver intravisto il camorrista che è in loro.
Si è dimesso ed è solo. Ora è un bersaglio facile per chi vuole eliminarlo.
Eppure, questa mattina i giornali parlano di Veronica Lario: la telenovelas vale più della realtà.
Nuzzo che non ha mai fatto male a nessuno, che non critica il potentato lombardo e poi però vive dei suoi soldi e della sua fortuna ma lo nega con un comportamento onesto e con mettersi in prima fila a proteggere quel che resta dell'umano, ebbene Nuzzo ha meritato un trafiletto sui giornali nazionali di opposizione.
Quanto contano coloro che vivono e muoiono per resistere al male?
Un vero atto d'amore verso i morti del 25 aprile sarebbe andare a scovare dove si nasconde il fascismo nelle sue forme preistoriche ed estirparlo da se stessi.
La Resistenza è anche stanare il nemico in casa, il traditore che ci portiamo dentro, il collaborazionista con l'Usurpatore che occupa i territori, la politica, la finanza contro lo Stato inteso come popolo, diritto, bene comune.
Il Pd piange i partigiani ma si imbratta la bandiera con gente senza anima e senza stato.
Qual'è allora la differenza tra Pd e Pdl?
Poca, a causa di quella L che nel Pd viene tradita ogni volta che si assumono nei circoli e nella squadra gente dalle mani impastate di merda e che nel Pdl, in condice P2, significa Liberticidio, Liquame, Lerciume: anima nera che muove gli interessi dei potentati e i conti bancari e che ha schifo dell'uomo e dei suoi bisogni primari vedi casa, lavoro, scuola, permesso di soggiorno, dignità, ricoscimento politico e via fino nell'abisso.
Omaggio ai morti, autentica celebrazione del 25 aprile, è portare alla luce l'operato di uomini come Nuzzo, dare risalto al loro lavoro, segnalarlo come esempio per i giovani in attesa di speranze, pubblicare i nomi di chi non è degno di chiamarsi democratico e di sinistra e cancellarli dalla politica, ripulire la trave che è nel proprio occhio prima di additare il peccato dell'altro.
Le commemorazioni piacciono ai politici, i morti portano voti, le disgrazie sono una fortuna per investirci immagine e soldi, il dolore è un collante per dare un palco alle anime religiose e alle madonne.
L'opposizione non si è ancora opposta a tutto questo degrado.
Nuzzo è solo.
Scelgo di fargli compagnia.