29 aprile 2009

Come ammazzare la Resistenza

L'avvelenamento della Storia prosegue attraverso l'amianto di parole bugiarde.

Il Pd si autoflagella imponendo a se stesso uno stile mite nei confronti del sistema monarchico e autorefenziale che ci governa da tempi jurassici e così, oggi, è costretto a condividere l'unica memoria non condivisibile, la Resistenza, con quel fascismo violento e cupo che inquina da sempre ogni speranza di liberazione.

Tuttavia, il vero orrore non risiede là, oggi.

Le Resistenza trova la sua negazione a Castelvolturno dove il sindaco Francesco Nuzzo è costretto a dimettersi dopo giorni infiniti di coraggio e opposizione alla camorra:il suo fiato appestato, Nuzzo, se lo è sentito dietro il collo ogni giorno e ogni ora. Tanto consapevole del pericolo, da rinunciare alla scorta. Fiero, dignitoso, umano ha resistito fino alla fine.

Il colpo al cuore è arrivato lo stesso.

Non dalla camorra ufficiale ma dalla "camorrina" ovvero dal virus di febbre suina che vive e prolifera nell'organismo italiano ed è stile unico di una politica e di un pensiero, presente in ogni individuo esposto al potere.
Nuzzo ha denunciato che a sfibrarlo siano stati proprio di suoi collaboratori, gente del Pd che si è alleata in parte con la destra per far arenare il progetto del Sindaco sull'immigrazione, dopo la mattanza di africani da parte della camorra.
A togliergli l'ossigeno sono stati gli amici del partito, gli interessi di parte, la pressione squallida per raccomandare mogli e parenti e figli. A deluderlo è stato l'aver intravisto il camorrista che è in loro.

Si è dimesso ed è solo. Ora è un bersaglio facile per chi vuole eliminarlo.

Eppure, questa mattina i giornali parlano di Veronica Lario: la telenovelas vale più della realtà.
Nuzzo che non ha mai fatto male a nessuno, che non critica il potentato lombardo e poi però vive dei suoi soldi e della sua fortuna ma lo nega con un comportamento onesto e con mettersi in prima fila a proteggere quel che resta dell'umano, ebbene Nuzzo ha meritato un trafiletto sui giornali nazionali di opposizione.

Quanto contano coloro che vivono e muoiono per resistere al male?

Un vero atto d'amore verso i morti del 25 aprile sarebbe andare a scovare dove si nasconde il fascismo nelle sue forme preistoriche ed estirparlo da se stessi.
La Resistenza è anche stanare il nemico in casa, il traditore che ci portiamo dentro, il collaborazionista con l'Usurpatore che occupa i territori, la politica, la finanza contro lo Stato inteso come popolo, diritto, bene comune.

Il Pd piange i partigiani ma si imbratta la bandiera con gente senza anima e senza stato.
Qual'è allora la differenza tra Pd e Pdl?

Poca, a causa di quella L che nel Pd viene tradita ogni volta che si assumono nei circoli e nella squadra gente dalle mani impastate di merda e che nel Pdl, in condice P2, significa Liberticidio, Liquame, Lerciume: anima nera che muove gli interessi dei potentati e i conti bancari e che ha schifo dell'uomo e dei suoi bisogni primari vedi casa, lavoro, scuola, permesso di soggiorno, dignità, ricoscimento politico e via fino nell'abisso.

Omaggio ai morti, autentica celebrazione del 25 aprile, è portare alla luce l'operato di uomini come Nuzzo, dare risalto al loro lavoro, segnalarlo come esempio per i giovani in attesa di speranze, pubblicare i nomi di chi non è degno di chiamarsi democratico e di sinistra e cancellarli dalla politica, ripulire la trave che è nel proprio occhio prima di additare il peccato dell'altro.

Le commemorazioni piacciono ai politici, i morti portano voti, le disgrazie sono una fortuna per investirci immagine e soldi, il dolore è un collante per dare un palco alle anime religiose e alle madonne.
L'opposizione non si è ancora opposta a tutto questo degrado.

Nuzzo è solo.
Scelgo di fargli compagnia.

11 Comments:

Blogger Evergreen said...

La Resistenza è una parola vuota se non viene fatta prima di tutto contro i propri egoismi. La Carità verso gli altri ma soprattutto verso se stessi è la chiave di volta del cambiamento e del rinnovamento. Questo basso mondo ritroverà se stesso solo nell'Amore.

29/4/09 11:00  
Blogger guglielmo said...

Si preferisco anch'io la compagnia di Nuzzo -:)

29/4/09 12:31  
Blogger Vincenzo Cucinotta said...

Se me lo permetti, in questa compagnia mi ci ritroverei a mio agio anch'io.
Condivido il tuo post, i costumi politici nel PD non sono nè diversi nè migliori che nel PDL. C'è qualcosa che li accomuna, e che nello stesso tempo fa sentire differenti quelli come te e me. Ci vuole a mio parere una nuova ideologia, che permetta a tanti di resistere alle sirene del modo prevalente di vita come esternato dalle TV, sapendo nel contempo di partecipare a un sentire comune seppure minoritario, eforse anche a un progetto.

29/4/09 13:09  
Blogger luposelvatico said...

Angela cara, sai che non credo (non ci ho mai creduto) alla generalizzazione che passa attraverso le etichette...ognuno è responsabile di se stesso e delle proprie azioni. Non è il PD in sè, come organismo definito, che contiene gente di merda: è che la gente di merda è maggioranza, ovunque, in modo trasversale, indipendentemente da come dichiari di pensarla: lo si vede alfine da come agisce (o, meglio ancora, da come NON agisce). Non c'è verso di salvare delle entità, qualunque esse siano, da questo tipo di contaminazione. Per quello tocca salvare le persone, le singole persone: aiutarle a pulirsi, a lavarsi, a credersi capaci di esistere. Non è importante che ci si incontri nel PD (anche se io lo faccio ANCHE e sono fortunato), l'importante è che ci si incontri, davvero, ovunque capita, sotto qualsiasi bandiera, convento:-), sigla, motivo, purchè lo scopo sia voler bene, fare bene, dare bene.
Un bacio colmo di affetto, ed un abbraccio che serva a dirti quanto sei preziosa ed importante.

29/4/09 13:39  
Blogger Angela said...

Dolce Lupo,
che nel PD ci siano persone meravigliose non ci sono dubbi: guarda a Nuzzo, Marino, Serracchiani, te stesso.
La mia è una critica all'Establishment che non ricorre alla ripulitura delle liste e presenze, alla stampa che si dichiara vicino al centro-sinistra e non fa altro che il gioco perverso del Maestro della comunicazione.
Si può voler bene, fare bene, dare bene solo se questo bene ci ha attraversato nella carne e ci ha trasformato a partire da noi stessi.
Vorrei che il PD si salvasse dall'illusione di essere diverso se non sceglie strade più radicali di rinnovamento della coscienza.
Se lasciano Nuzzo da solo, ora, e si preoccupano più di salvare la faccia a Cofferati, non saranno - i capi - migliori dell'avversario.
Le persone singolarmente prese valgono dapertutto anche nella Chiesa, per esempio: ma questo non salva il Vicariato!

29/4/09 13:54  
Blogger Angela said...

Ciao Guglielmo e Evergreen.

Vincenzo: l'ideologia nuova c'è, per me sta nel centro-sinistra. Non è stata mai applicata! Ci servono uomini di coraggio.

29/4/09 13:55  
Blogger Arnicamontana said...

a volte ci sono anche gli uomini di coraggio, ma se lasciati soli diventano moscerini...il convergere sempre più verso il centro (da parte del centro-sinistra) ci ha portati allo stato attuale di sfiducia diffusa e dello stato dell'informazione in questo paese. Un abbraccio amaro ma ancora fiducioso

29/4/09 17:35  
Blogger Sileno said...

Condivido quanto espresso da Lupo selvatico, è triste ammettere che la maggioranza degli elettori seguono acriticamente i pifferai che vendono illusioni e contemporaneamente lanciano messaggi del tipo: "Arrangiatevi meglio che potete",
La presidente di Confindustria che stimola il governo a mettere mano alle pensioni dei lavoratori, ma non si sogna nemmeno di rivendicare la riforma del sistema fiscale, perché vengano abbassate le tasse e le stesse siano pagate da tutti, allora ci sarebbe minor carico fiscale per tutti e anche la concorrenza sleale fra le industrie diminuirebbe.
Poi anch'io auspico che ai vertici del PD molti facciano un passo indietro lasciando il posto a gente motivata dal cuore non solo dal potere.
Sileno

30/4/09 18:11  
Blogger Franca said...

"...A togliergli l'ossigeno sono stati gli amici del partito, gli interessi di parte, la pressione squallida per raccomandare mogli e parenti e figli...Chissà perchè queste parole non mi sorprendono...

E sulla Resistenza riporto una dichiarazione di Paolo Ferrero:

" L’Idea che il 25 aprile sia la festa di tutti è una mistificazione.
Il 25 aprile è la festa della liberazione, la liberazione d’Italia dall’occupazione e dall’oppressione nazifascista, e della nascita della democrazia.
E’ quindi la festa della vittoria dell’antifascismo sul totalitarismo: la vittoria di quell’insieme di forze e di cittadinanza grazie a cui abbiamo oggi nel paese la libertà e la democrazia.
Quella del 25 aprile non è dunque la festa di chi non si proclama antifascista.

2/5/09 12:39  
Blogger Artemisia said...

Sono d'accordo con Angela: se nel PD c'è "gente di merda" (per usare le parole di Lup) i vertici del partito la devono cacciare. Perchè continuano a candidare Crisafulli nonostante le sue amicizie discutibili? Perchè non hanno votato l'autorizzazione a procedere per Cosentino indicato come amico di camorristi? Dico la verità: queste sono le cose che mi fanno disamorare del PD forse anche più della mancanza di laicità.

2/5/09 19:14  
Blogger Vincenzo Cucinotta said...

Apparentemente, mi pare che Lupo non la pensi come te. Dice che bisogna fare bene,e questo risolverà i problemi. Peccato che definire cosa sia bene è un fatto ideologico, e che quindi presuppone una visione del mondo. Il PD è nato come partito laico, ed è prigioniero di questa immagine. In nome del laicismo, tutto è consentito. Sul concetto di laico ci sarebbe tantissimo da dire. A me pare un termine inutile, ma qui non posso argomentare.
Non occorre laicità, occorre piuttosto essere di parte, solo essendo di parte ci si distingue, si può resistere alle tendenze dominanti, sennò si può solo assecondare il flusso prevalente.

4/5/09 11:29  

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