Scorie da eliminare
Perdonate, sentivo il bisogno di una scompostezza e di una "political anger" nel linguaggio e nell'umore.
Voglio talvolta essere cattiva come il liquido che mi entra nelle vene e che pretende di curarmi da una parte mentre mi inquina dall'altra e lascia i miei globuli disarmati, senza difese, le osse frantumate, il volto anonimo e giallognolo: eppure mi salva la vita!
Ora posso credere alla chemio, perché dopotutto altri cinqui anni di possibilità di giocarmi la storia di carne su questa terra potrebbe averli concessi, ma credere alle parole degli uomini al potere e dei loro mondi della comunicazione mi risulta molto più difficile e doloroso.
Vivo in un Comune dove da mesi e mesi dal mio arrivo, la scuola non funziona, gli insegnanti sono assenti settimanalmente a rotazione, dove la struttura è fuori dalla norma, manca il laboratorio di scienze, i computer, i materiali didattici avanzati.
C'è un sindaco che piange misera e ci nega persino l'acquisto di una sedia nuova per i suoi giovani cittadini che meritano la scuola e la dignità ma ha garantito un appalto a chissà chi per sfondare il centro storico e costruirci a suon di milioni di euro un parcheggo sotterraneo: chi ne usufrirà se non i pullman stracarichi di focolarini e turisti papalini?
Vivo in un Comune guidato da un uomo del Pd che sembra non differenziarsi molto dai sindaci del Pdl dei comuni litrofi tra i quali qualcuno già denunciato per corruzione.
Faccio la differenziata tutte le mattine ma so già che vetri, barattoli, bio finiscono nella stessa fossa e la farsa serve solo a farsi sentire meno indecenti.
La città che più amo, dove sono nata ma il caro-affitti mi ha respinto senza mezzi termini, ha un sindaco che porta al collo una croce celtica e i quartieri romani sono sempre più sotto l'egida di Forza Nuova.
Noi non abbiamo un Chiamparino, né un Cacciari, né un Renzi anche se di destra.
Non abbiamo nient'altro che giochi di vigliaccheria sotto il naso.
Ma non resto a guardare e a sceneggiare un lamento infruttuoso.
La passione per la mia gente, migliore e più viva di quello che raccontano le cronache, mi costringe a cercare nuove creatività e nuove relazioni.
Sto tessendo con altri una rete, un mondo parallelo a questo per uscire dai limiti dei partiti e guardare oltre.
Non intendo trascorrere le mie ore a contemplare il sole mentre nel cuore piove: non ho paura di soffrire, né di perdere. Ho solo paura dell'indifferenza e del disgusto permanente.
Intendo entrare in contatto con persone degne di nota nel mondo della politica e capire se esistono vie d'scita per risvegliare una parte dell'opposizione e far sentire che un altro movimento politico possa costituirsi, un'onda che richiami le migliori anime della società civile e i sogni più grandi.
Anche oggi Berlusconi ha offeso la dignità di questo paese con le sue battute da viagra al Presidente francese. Non ho pena per i Presidenti delle centrali nucleari ma se la Francia ne esce sempre da signora noi ne usciamo sempre da bagascia.
Adbico da questo pezzo d'Italia che si riconosce nella politica e nell'antropologia delle potenti caricature umane sedute in Parlamento.
Ribadisco che la loro deriva psicologica e etica non appartiene a nessun popolo degno di essere ricordato nella storia come popolo, semmai come accozzaglia di individui dispersi dentro i loro deliri.
C'è altro.
Attraverso la scrittura del blog, ho cercato, nel silenzio delle mie mattine e nella solitudine del pensiero il mio altro e ho trovato anime tese a prendere la mia per pensare insieme.
Scrivere e pensare: ora tuttavia agire e segnare i passi, perché non resti solamente un canto poetico e solipsistico.
Fuori dai computer, fuori dalle stanze: nelle strade dell'uomo.
Si compia quello che Luposelvatico ci ricorda nel riferimento alle parole di Don Ciotti:
tentare di "saldare la terra con il cielo".