Il Male
In Congo, come in Croazia, come in Italia lo stupro è un' arma di guerra.
Chi sono queste creature dell'inferno che nell'ora più infelice del nostro paese collaborano al rafforzamento del Male?
Quale piano mercenario stanno attuando gli stupratori stranieri in perfetta sintonia con i governi di estrema destra che inventano ronde e castrazioni chimiche?
E' guerra: i maschi si dichiarano guerra sul ventre delle donne.
Il senso del disgusto accompagna il nostro dolore, non c'è nessuna traccia di umanità negli uomini-belve come in coloro che dovrebbero "civilizzare" il territorio con una politica che, nei miei quarantacinque anni, ha dato prova di continua inciviltà.
Le loro parole di odio seminano sogni perversi e i maschi che gli fanno da specchio rispondono al degrado delle parole con la violenza dell'azione...
La guerra non è fatta solo di bombe e mitra: si comincia con un linguaggio di negazione, con la demonizzazione dei deboli, con la cancellazione della libertà dei cittadini, con l'ingiustizia sulla distribuzione delle risorse, con una voluta deriva della putrefazione delle piaghe sociali.
Oggi ci troviamo di fronte ai corpi indifesi delle giovani donne trasformati, insieme ai bambini toccati dall'abuso, in terre di martirio.
Martiri della violenza, martiri del maschio senza più orientamento e dignità di sé, di politiche che creano mostri e se ne servono per agire e raffozzarsi.
Il martirio è sulle strade, nelle case, nei luoghi di lavoro, nel mondo pubblicitario, nelle televisioni: non si è mai arrestato ma cresce come un cancro irreversibile...ha fame, fame vorace di quella carne perché la odia, perché non gli assomiglia, perché è la pietra d'inciampo del suo potere assoluto, segno di contraddizione, un rovesciamento della sua forza bruta.
I poteri dittatoriali esercitano da sempre il dominio sul femminile in stretta collaborazione con i poteri religiosi: lì dove si progetta una società "cattiva" fatta di leggi da sceriffo si rafforza un'immagine del femminile come godimento del maschio virile. Il dio patriarcale finisce per benedire la donna custode della legge degli uomini.
La televisione ci dice cosa pensa delle donne: il parlamento ce lo conferma!
Così finisco per non stupirmi se un rumeno o un tunisino si vendono l'anima al diavolo per un ventre.
Mi arrendo all'evidenza, ai fatti: era maschio anche il parente di Palermo che stuprava i nipotini!
Uccidere l'anima non vale forse di più che eliminare il corpo?
Lo sanno bene i torturatori di tutte le nazionalità.
E' un intero universo maschile ad agire con metodi tribali: in tutte le guerre "evolute", fatte di fosforo e distruzione, lo stupro è rimasto il metodo più efficace per uccidere.
E di certo la donna è morta dentro, annullata nella sua negazione se riesce ancora a partorire e crescere uomini senza cuore.
A tutto il male come rispondere?
Lo chiedo alle donne.
Sulla meravigliosa rivista delle donne evolute comboniane leggo una citazione di Virginia Woolf:
"Per noi donne, il modo migliore di aiutare gli uomini a evitare la guerra non è ripetere le loro parole e seguire i loro metodi, ma cercare nuove parole e nuovi metodi".
La sconfitta più grande dell'Italia è nascosta nel cuore e nell'anima delle donne: molte di loro hanno cresciuto serpi in seno. E le serpi ci dominano.
Abbiamo invece bisogno urgente di un compagno di viaggio che ci aiuti ad elaborare il dolore di essere uccise ogni giorno per costruire insieme una via d'uscita.
Come fermare gli assassini senza rinunciare ad essere uomini e donne migliori dei carnefici?
16 Comments:
amica sanguigna, mi hai fatto battere il cuore a mille...sono stanca sai di ricercare responsabilità e concause di fronte a tutta la violenza storica e sempre in atto verso il corpo delle donne...La tua rabbia mi calza meglio di qualunque capacità di comprensione. Ti abbraccio e ti ringrazio e forse tornerò a dire altro...Buona giornata cara Angela
Ciao Angela.
hai espresso esattamente quello che penso.
Grazie
Non avrei saputo farlo altrettanto bene.
Lo stupro ha a che fare col potere. (E con la miseria umana e materiale, ovviamente).
La donna resta una sorta di posta in gioco, un trofeo, l'oggetto di un possesso che vuole diventare legge.
Come fermarli?
"La sconfitta più grande dell'Italia è nascosta nel cuore e nell'anima delle donne: molte di loro hanno cresciuto serpi in seno. E le serpi ci dominano".
Rigenerare un paese che metta la Cultura al primo posto, solo lavorando pazientemente e incessantemente per ridisegnare i valori, si potrà ridiventare un paese clvile
Cara Angela,
riflettendo su Virginia Woolf, a tutto il male si può rispondere solo con Coraggio e Fiducia.
Fiducia per uomini e donne che hanno saputo o sanno cosa sia il rispetto dell’altra/o, che alla cultura della prepotenza, della violenza, della sopraffazione hanno saputo contrapporre quella dell’ascolto, della comprensione, dell’accoglienza, della solidarietà. A coloro che consapevoli di quanto tu denunci, anziché tacere pensandosi lontani/e da questa responsabilità, se ne facciano carico da subito, facendo un serio esame di coscienza e si comportino di conseguenza.
Coraggio nel non cadere nella tentazione di applicare la “Legge del taglione”, coraggio nel perseverare a lottare sapendo che il percorso della consapevolezza, della presa di coscienza per tutti/e è lungo, tortuoso, pieno di infide trappole. Sapendo che è molto difficile modificare una cultura e ancor più in una società in cui, in tutti gli strati, etica e morale sono ormai in pieno decadimento.
Ma non bisogna arrendersi!!
Agli uomini ed alle donne dico: abbiate/abbiamo il coraggio di essere migliori!
Stefi
La focalizzazione sulla violenza ci fa credere che esista oggi un'emergenza più forte di ieri, al solo scopo di innalzare ancora i livelli di paura, di odio e di rancore.
Questo non vuol dire negare l'esistenza della violenza, che è ormai una caratteristica della nostra convivenza sempre meno attenuata dal tabù della cultura, ma ragionare su queste cose senza cadere nella trappola comunicativa di oggi: le vittime di oggi sono illuminate dai riflettori, quelle di ieri e di domani saranno dimenticate in nome di qualche evento più redditizio per la conservazione del potere. Io, con costoro, non voglio condividere nemmeno l'indignazione.
"...Uccidere l'anima non vale forse di più che eliminare il corpo?..."
Certamente si.
Ed è per questo che lo stuproè un'arma di guerra.
Ma nelle nostre evolute società, come mai le madri, che sono donne, crescono figli che diventano maschi siffatti?
Non spetta proprio a noi madri il compito di cambiare tipo di cultura?
Domanda non facile.
Cambio di mentalità da parte di tutti compresi noi uomini ma anche una società che dovrebbe recepire una cultura diversa della donna. Ed invece oggi si avverti sempre più la sensazione che il sesso sia quasi un diritto acquisito dell'uomo che lo può avere come e quando vuole. Se poi parliamo di pedofilia qui sarebbe da trattare a parte l'argomento. Turismo sessuale, abusi su minori anche molto piccini,come nel caso che hai riportato tu in questo post, sono vere e proprie aberrazioni.
Per quel che concerne lo stupro come arma di pulizia etnica, questa ' la cosa più orribile che esista.
E' vero, umiliare é peggio che uccidere.E con lo stupro la donna la si umilia dentro oltre a colpirla fisicamente.
Cara Angela , grazie per queste parole così dure e sentite, così vere e non dettate dall'irrazionalità. Vedi il governo come risponde? Con altri tipi di torture. Queste destre, come alcune sinistre, credono di risolver eil problema con forme di reporessione. Approfittano del problema(perchè, purtroppo,i maledetti stupri avvengono ogni giorno) per limitare la libertà.
E invece ciò che ci vuole è cultura, cultura e cultura.
Vedendo queste forme di annientamento verso la donna, avvolte mi vergogno di essere uomo...
NO. Basta con la colpa sempre e solo alle madri. Puntiamo il dito nei confronti di quanti, e sono uomini, attraverso il potere politico e, soprattutto, le religioni organizzate, hanno SEMPRE fatto della donna una preda e un capro espiatorio. I figli non li educano solo le madri. Ci dovrebbero essere anche i padri. E l'esempio. Ma a loro si riconosce sempre la giustificazione dell'assenza...
La cultura cattolica, maschilista, è in ogni piccolo comportamento dei nostri uomini. Neanche ce ne rendiamo più conto. Neanche lo gridiamo più, impaurite dall'esser tacciate di "femminismo". Preferiamo compiacere questi pseudomaschi nei loro gusti che non han no niente a che vedere con la nostra natura più profonda. La violenza inizia dall'accettare violenza, in ogni sua minima forma.
La cultura cambia solo se l'uomo accetta di cambiare. Lo accetta come atto volontario, dentro di se', capendo che l'esercizio della violenza fisica è solo un gradino al quale forse, e probabilmente, lui non arriverà mai...ma intanto sale, per routine, tutti gli altri, piccoli, quasi indistinti, gradini che della violenza hanno lo stesso sapore.
Non vedo uomini con la volontà di cambiare. Ed io, stuprata a 17 anni e mai più viva da allora, sono per la castrazione fisica.
Gentile Anonimo, se tu conoscessi il mio blog sapresti che io non scrivo mai contro le donne e il mio cuore è sempre e solo in loro difesa...mi rivolgo alle donne italiane che hanno figli e padri e fratelli in casa e tacciono o si compiacciono della loro aggressività...parlo di un certo tipo di donne e i miei lettori sanno bene cosa intendo...
mi dispiace per il tuo dolore ma è proprio in casa, guardando in faccia i propri figli, che le donne potrebbero attivare una grande rivoluzione!
Non so rispondere a queste tue domande, Angela. Mi piacerebbe trovare una risposta.
Non ha tutti i torti nemmeno l'anonima qui sopra a parte la soluzione proposta che non trovo condivisibile.
"Quale piano mercenario stanno attuando gli stupratori stranieri in perfetta sintonia con i governi di estrema destra che inventano ronde e castrazioni chimiche?"
A volte anche tu, cara Prof., travalichi il razionale e scivoli vittima di quell'ideologia che non soddisfa né te né chi la pensa come te.
Capisco che scrivere di banalità su un blog sia poco d'effetto ma scrivere frasi come quella virgolettata offende la tua persona e la stima che tanta gente ha per te.
La politica non c'entra nulla o meglio non è correa nella violenza che si è verificata.
Sarei, però, curioso di sapere quanti di tutti questi animali parassiti, che si macchiano del crimine della violenza hanno beneficiato dell'indulto e sono entrati nel nostro paese (quando altri li hanno rifiutati) per colonizzarci.
L'italianità, l'amore per i nostri figli e per le nostre figlie, la voglia di lasciargli un mondo migliore di quello che hanno trovato quando li abbiamo messi al mondo, dovrebbero portarci a condannare ogni atto di violenza senza cercare per forza di colorarlo politicamente.
Anche questa volta, non siamo d'accordo!
Sorry.
Gabri
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Caro Gabri, il tuo pensiero o giudizio lo accetto ben volentieri perché fino a prova contraria questo blog non è sovietico!
Quando parlo di piano mercenario, parlo di una comunità di stranieri allo sbando che sembra muoversi con l'obiettivo strategico di punire in nostro popolo.
Ma i pensieri di questa destra, per me, sono altrettanto puntivi: dunque c'è un genere maschile che ama la violenza o la forza e io lo rifiuto.
Per quanto mi riguarda, questi clandestini possono essere rispediti dove volete ma vorrei che si portassero con loro moltissimi maschi italiani che in fondo hanno fatto della forza bruta la loro cultura.
Se non sei d'accordo, mi sta bene: io non scrivo per cambiarti le idee!
Angela carissima,
Come sempre trovo tanto verità in quello che scrivi. E questo oggetto del tuo messaggio mi ha sempre trovato in difficoltà. Quando penso agli uomini che si permettono ad 'usare' il corpo di una donna come a loro piacemento, mi vengono i brividi. E per me non fa differenza se per l'atto viene pagato un denaro o se viene ottenuto con la forza, visto che in tutte e due casi la volontà della donna non viene minimalmente preso in considerazione.
Naturalmente c'é anche un disegno politico in tutta questa informazione che entra nelle case della gente, preciso nel momento nel quale un governo di destra sta effetuando certe riforme, tale ronde e presenza dell'esercito sul territorio. E lo straniero è da sempre un bersaglio facile; sarebbe più difficile prendere di mira la violenza tra i muri domestici, una violenza continuo, sul quale però si parla troppo poco. Sicuramente sarebbe più difficile presentare un progetto politico come quello attuale in seguito alle violenze fatta dalle bravi padre di famiglia italiani invece delle violenze eseguito da qualche indesiderato straniero.
Però il sentimento che mi metta in difficoltà non è cosi tanto il fatto che ci sono uomini, mostri così. Che esistono uomini che vogliono soprafare una donna con la violenza, solo perché il senso di potere gli fa sentire forte. Che esistono uomini che pensanno che si possa portare lo stress di una vita difficile a casa, per poi scaricarlo a dosso alle persone vicine, quelle che pensano che è tutto regolare così, solo perché si fa parte della stessa nucleo famigliare. Che esistono uomini che pensanno che le donne che vendono il proprio corpo, tra l'intimità più sacra che una può avere, lo fanno come libera scelta, e che non gli comporta nessun disturbo tutto questo. Mi mette in difficoltà il fatto che c'é già da anni un movimento in azione che vuole spiegare tutto questo, spiegare che non è colpa di questi mostri, ma che l'evoluzione ci ha fatto così. Decine di studi universitarie fanno vedere che l'uomo pensa in modo diversa della donna, che il comportamento animalesco dell'uomo è del tutto regolare, che il cervello di un uomo vede la donna come un oggetto, e non più come una persona, nel momento che quest'ultima indossa un bikini (messaggio degli ultimi giorni su Repubblica). E penso: ma allora la situazione è più grave di quello che sembra. Perché finché si parla di quattro deficienti che commettono atti violenti, uno può pensare che queste persone sono nate o cresciute male. Ma se si prova da giustificare l'atto, significa che si sta evitando (come al solito) la propria responsabilità. Ed in un modo del tutto singolare. Perché se parliamo sul bene dell'uomo, si dice che Dio ci ha creato bene, che la Strada che stiamo seguendo è quello giusto. Ma quando parliamo di queste cose, è l'evoluzione che ci fa brutte scerzi, che viene fuori dalla differenza tra uomo e donna, ed i loro diversi modi di pensare.
Ma cavolo, non è possibile! Questi comportamenti vengono fuori di un modo da raggionare. Viviamo in un mondo maschilista, dove certe cose maschile vengono semplicemente accettate, perché sono cose da uomini. E le donne hanno da accettare questo! Non è possibile che nessuno dice a questi signori che hanno sbagliato tutto, che la società nel quale viviamo è profondamente malato, che queste violenze non sono normale o accettabile! Io sono un uomo, ma non mi sento da poter 'usare' una donna come un strazzio vecchio, per butare apena usato. E non credo che io sono per questo strano, mi rifiuto a pensare così. Sarebbe ora che le alte instituzioni, stato, chiesa, scuola, etc. smetta di propagandare un certo tipo di comportamento come normale, che normale non è. Perché naturalmente nessuno dice che queste violenze vanno bene, mancava solo questo, ma comminciare ad insegnare alla gente che si deve vedere il mondo un pò di più attraverso gli occhi delle donne, che non sono solo importante perché si possono svestire, mettere una minigonna o perché sono fondamentale per la riproduzione.
Qualche volta penso che c'è in atto una guerra tra sessi. Dopo tutte le guerre tra uomini, adesso si fa avanti tra gli sessi. E così gli uomini stanno progettano degli uteri artificiali, per poter far di meno delle donne. E le donne stanno vivendo la loro rivoluzione feminista, anche se è ancora molto prematuro. Ma sembra che si sta perdendo sempre di più il pensiero che alla fine siamo fatti per vivere insieme, che con rispetto tra gli sessi, tra gli uomini e tra tutti gli esseri, questo mondo sarebbe un posto migliore, miravigliosa. E se alla fine non può essere così, ed un giorno uno delle due sessi dovrà avere il meglio, speriamo allora in un mondo alla feminile, meno violente e più respettoso.
sì olandese caro, uomini come te ci vorrebbero al nostro Governo ma sai, noi dobbiamo difendere "l'italianità" e non credo che sappiamo cosa sia l'umiltà di imparare da un olandese.
sì, un mondo di donne, ma evolute, libere dal loro immaginario di veline e fatine, madri sane che educhino i loro maschi a diventare umani.
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