19 febbraio 2009

Italia sinistra

Un partito che va in piazza contro Berlusconi anti-costituzionale e poi ci fa un accordo per le Europee; che ha un linea laica su Eluana e poi oscura il senatore Marino; che paragona l’attuale Cavaliere a quello del ventennio e poi si prepara a farci un accordo in Rai, è un partito che vuole tenere tutto e il contrario di tutto? Non scegliere mai, questo è il problema?
Arturo Parisi

Così sia. E' finito il languido attaccamento di Veltroni ai suoi sogni da boy-scout. Essere buoni è ben diverso da essere buonisti: il buonismo è clericale.
Infatti la bravura del suo avversario è quella di essere impunemente, sfacciatamente cattivo: così cattivo da splendere nel firmamento dei miti sardi-savoiardi.
Il disfacimento dell'opposizione è un gioco di parole: l'opposizione non c'è mai stata, quello che si è disfatto è il verme dell'ipocrisia.
Una tenia lunga chilometri che si è innestata nella pancia della sinistra e ne ha divorato le viscere!
Mi piace sempre ripartire da zero e qui lo zero è tondo e perfetto: non c'è niente, il nulla totale, come all'inizio della creazione.
C'è solo l'idea di un paese giusto, di un popolo maturo, di una vita dignitosa, di leggi eque e applicabili, ma bisogna inventare il politico che non c'è.
Se avessi il potere che non ho, chiamerei in soccorso altre nazioni amiche dove la creazione si è attivata da tempo: per esempio, chiederei alla Spagna come abbia fatto a partorire una sinistra attiva dopo secoli di cristianissimo impero e barbarie franchiste.
Oppure interrogherei i colleghi svedesi e norvegesi per un educazione sentimentale sulla parità dei sessi e dunque come inventarsi una nuova politica con una forte rappresentanza politica femminile; chiamare alla dirigenza una Margherita Hack, nuovo modello di italiana dotata di un accessorio introvabile: il cervello! Da un'astrofisica potremmo imparare la strada verso mondi nuovi inesplorati!
Avremmo da apprendere dal Sud-America, oggetto di scherzi e lazzi del demonio di casa nostra (vedi le battute che battute non sono ma sottocultura da squadrista!):
Cristina Fernandez de Kirchner, capo di Stato in Argentina; Michelle Bachelet, Presidente del Cile. Non mi ricordo un nome di una Presidente italiana!
Dagli inglesi, mi procurerei appunti utilissimi su come salvarsi dai finti "labour" con villa in Tuscany e fondazioni miliardarie americane, fare corsi di aggiornamento nelle miniere di latte della Cornovaglia, visto che le nostre fabbriche sono oggi occupate dei leghisti.
I compagni tedeschi avrebbero da spiegarci a lungo la questione di un paese diviso da un muro eppure capace di ricomporsi dolorosamente mentre il nostro territorio straziato da due guerre mondiali, prima di chiamarsi "patria", torna al federalismo regionale e alla faziosità dei clan e delle oligarchie con squallore, percorrendo la storia al contrario.
La sinistra italiana ha il dovere di informarsi che "l'altro mondo possibile" si sta attuando in diversi emisferi mentre lei muore di vecchio e di cancrena.
Hanno bisogno di insegnanti di sostegno, i politici dell'affabulazione: basterebbe abituarsi a fare la spesa in un discount e ne troverebbero a migliaia di mille-euro a mese bravi da saper gestire la casa, i figli, la povertà e votare e sognare ancora a sinistra!

11 Comments:

Blogger Franca said...

"...che ha un linea laica su Eluana..."

Non non l'ha avuta. Erano divisi anche su questo, tanto da dover lasciare libertà di coscienza.
D'altronde perchè stupirsi?
Il PD è stato fin da subito il partito del "ma anche"...
Ma la sinistra non è questa.
E la sinistra di "un altro mondo è possibile" guarda a molti dei paesi che hai citato tu, ma siamo in pochi...

19/2/09 12:15  
Blogger Sileno said...

@ Franca
cominciamo a contarci: Io ci sono!
e UNO!
@Angela
splendida sintesi, cominciamo a lavorare.
Sileno

19/2/09 12:22  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

19/2/09 12:32  
Anonymous Anonimo said...

Brava Angela, ma sei un'angela o un angelo?
E poi che cosa ha voluto dire Veltroni quando nell'accomiatarsi ha lanciato un : basta con la sinistra giustizialista????? illuminatemi...Non era B. che ce l'aveva su con la giustizia? Forse non ci capisco più niente...

19/2/09 12:33  
Blogger Angela said...

Chiara, capisci troppo per questo non stai in Parlamento...quanto a me, sono una illetterata nel senso vero del termine - le lauree non fanno "conoscenza" - eppure basterebbe il buon senso...

Franca, meglio pochi ma non marci...

Sileno: sì cominciamo, non vedo l'ora!

19/2/09 12:37  
Blogger luposelvatico said...

Gaber disse una volta una splendida battuta: "Non mi preoccupa Berlusconi in sè, mi preoccupa Berlusconi in me!".
La riadatterei alla bisogna dicendo "Non mi preoccupa quanta sinistra c'è nel PD, mi preoccupa quanta sinistra c'è ancora in me!".
All'elenco di esempi che hai citato aggiungerei un'abbondante spolverata di Cuba, ma qui serve Stefi:-)))

Mi aggiungo al manipolo di coraggiosi:-)

19/2/09 15:23  
Blogger Damiano Aliprandi said...

Bellissimo quello che hai scritto, ma questa non è una novità ;)

Il Pd lasciatelo stare, è un partito moderato riformista, io sono di sinistra e questa definizione non appartiene a me.

19/2/09 15:51  
Anonymous Anonimo said...

Presente con Cuba nel cuore!!
Stefi

20/2/09 00:22  
Blogger Artemisia said...

Ottima analisi, Angela. In effetti che ci vorrebbe ad imparare dagli altri paesi (che tra l'altro vengono citati spesso e volentieri ma a sproposito)?
La Hack poi e' uno dei miei miti!!!

20/2/09 12:08  
Blogger Daniele Verzetti il Rockpoeta® said...

Hai perfettamente fotografato la realtà; l'Italia sembra essere un Paese a parte, dove le regole logiche sembrano essere state sovvertite dall'assurdo come norma basilare di vita.

E questo é un pericoloso segno di deriva sociale secondo me "teleguidata" per arrivare a degli scopi ben chiari già ai tempi di Licio Gelli...

Un bacione Angela ed un abbraccio fortissimo e J. ed alle tue bambine!
Daniele

21/2/09 20:27  
Blogger Arnicamontana said...

"non c'è niente, come al tempo della creazione"...speriamo di riuscire a mantenere le forze nella ricostruzione che ci aspetta...Un abbraccio

21/2/09 20:31  

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