Tesfa e l'Ingenuo Ingegno
Nella lingua etiope vuol dire Speranza.
In italiano non si può più pronunciare senza essere presi per pazzi e illusi.
Allora la invoco in amarico, con la lingua di un paese povero, per esorcizzare l'incantesimo delle parole rubate alla gente, sottratte dal quotidiano, tradite dai mistificatori della lingua.
I fatti in Italia parlano di di-sperazione.
Di negazione dell'evidenza.
Di impossibilità di un cambiamento.
Tesfa! Tesfa! Testa! Ossigeni il cuore di chi è nel buio!
Il buio in Italia non viene dalla fame, né dalla mancanza d'acqua, né da una guerra a pochi metri.
Il buio viene dal male profondo delle anime, dall'ambiguità dei loro pensieri, dalla morbosità dei loro desideri, dall'odio e il disprezzo verso la moltitudine che non ha altro nome che "pubblico", "platea", "sondaggio", "percentuale."
A Palermo hanno portato in caserma degli insegnanti che protestavano con striscioni contro la scuola.
Sui teli una denuncia che andrebbe scritta sulle porte di tutti gli Istituti scolastici: "La mafia ringrazia lo Stato per la morte della scuola".
Hanno portato in caserma le donne e gli uomini che si occupano dei nostri figli e della loro evoluzione da una condizione di servi e schiavi e hanno lasciato liberi coloro che della mentalità mafiosa ne hanno fatto cemento per costruire questa Italia.
Tesfa! Ti nascondi nel coraggio degli insegnanti, nello sguardo attonito di genitori e ragazzi che ricevono, oggi nel 2009, in un paese considerato una potenza mondiale, una potenza di nefandezze!, una lettera dal Preside che annuncia la nuova Democrazia:
-a cinque mesi dall'inizio del 2009 non abbiamo avuto neanche un euro di finaziamento quotidiano delle scuole
-non abbiamo i soldi per pagare i corsi di recupero che sono obbligatori
-non abbiamo soldi per pagare le supplenze
- le scuole statali devono avere dallo Stato circa un miliardo di euro per spese legittimamente affrontate negli anni passati e mai rimborsate
-circa il 52% degli edifici del Lazio (potrebbe essere anche la Sicilia, la Calabria) non ha le certificazioni relative alla sicurezza.
Le conseguenze sui figli:
-niente cartaigienica e fotocopie
-alunni senza docente per un gran numero di ore
-riduzione del recupero scolastico e altri progetti educativi
-aule chiuse perché inagibili e aumento rischi incidenti.
Tesfa! Assurdamente ti riveli proprio nella negazione della vita e della gioia. Ho scoperto che non tutto si perde in tempi di colera. Si riscopre la solidarietà e la bellezza degli esclusi dalle grandi strategie dei vigliacchi.
Sono stata in una scuola di Orbetello a presentare il mio blog o meglio il mio bloggy-book e a parlare ai ragazzi e alle famiglie. La suddetta lettera di denuncia dello sfascio ci ha ricordato che i diritti si possono perdere in un nanosecondo e che niente è scontato nella terra dei Dinosauri, dei
cannibali mentitori, degli sgraziati onnivori che dominano la Storia.
Ma tutti sanno che fino hanno fatto i Dinosauri!
Mentre le formiche sono rimaste in vita per millenni e continuano a proliferare con il loro lavoro e la loro dignitosa fatica.
In questa scuola ho incontrato formiche laboriose, ragazzi maturi con una voglia di crescere e di "adottare" diritti perduti e sogni sfregiati da svastiche invisibili.
Ho incontrato professori che ancora leggono i quotidiani e parlano con coscienza dei metodi e delle analisi critiche da passare ai giovani.
Ho stretto la mano a genitori che sono turbati dalla nuova antropologia che impone androidi senza circuiti, utili soli a coprire un posto per fare numero, per saziare di gloria il Padrone di turno.
La disumanizzazione del paese inquieta il cuore e le notti di chi il cervello ce l'ha ancora e non intende prostituirlo. Tutti consapevoli che il momento è drammatico e si sta spesso con il fiato sospeso....le madri si stringono ai figli e gli insegnanti alla loro sapienza e agli ideali a cui hanno dedicato la vita...
Tesfa! Ti ho ritrovata nei loro occhi pieni di Resistenza.
Non sono i politici che fanno un paese: è la gente, libera e sapiente, che risveglia le energie di lotta e passione.
Se solo riuscissimo a prendere, come primo atto, il "telecomando" e lanciarlo come una lama nel cuore del servo dei servi, dello strumento dal contagio virale, del luogo di tutti i deliri e liberati della "cosa", riprendere in mano ciò che ci appartiene: la vita, la scuola, il lavoro, la politica, i diritti.
La speranza è nella Scuola che sa reagire e senza carta igienica sa dimostrare a se stessa che la merda è proprietà del Potere!
Io credo nella gente che ho incontrato. Loro non sono una fiction da cesaroni: sono persone in carne e ossa che patiscono una storia di malcostume e pagano la scelta di chi avrebbe dovuto difenderli invece è rimasto a guardare il proprio profitto.
Credo nei ragazzi che vincono ogni giorno una guerra interiore tra il loro diritto a esistere e la "materia" informe che vuole impossessarsi della loro carne e spodestarli da se stessi per farne merce, consumo, corpo artificiale, vuoto psichico.
Questi ragazzi mi hanno regalato Tesfa, donandomi un video che hanno loro stessi girato: immagini commoventi, richiamo di una storia che accade tutti i giorni nelle scuole e nelle strade, il bullismo che si annidia nelle relazioni.
Tutti noi siamo vittime del bullismo politico, economico, culturale.
Chi ci tenderà la mano per difenderci?
La mia tesi era: i più deboli sono i più solidali.
Parallelamente, quelle giovani teste arrivavano alla stessa conclusione.
8 Comments:
Che bravi sti prof e sti ragazzin che nell'assenza totale di aiuti e di appoggi riescono a
- concepire un soggetto
- scrivere un synopsis
- fare il decoupage
-attribuire dei ruoli
-impararli
-girare il corto
-titolarlo
e oltre a questo, lo fanno anche bene...in quella zattera della medusa che è diventata la scuola (non solo in Italia, stai tranquilla...)
Un bacio
Angela,
Io credo nelle persone. Io non ho nemmeno bisogno della speranza, perche' so che le persone sono buone.
Pero' non credo nella loro capacita' di organizzarsi. Come dire, secondo me ci vuole qualcuno che le comandi. E, poiche' credo nella democrazia, il problema e' riuscire a realizzare un modello in cui chi comanda le persone sia eletto dalle persone, e che alla fine agisca nel rispetto dello spirito per il quale le persone l'hanno eletto.
Io non credo nell'anarchia. Credo nell'altruismo e nella solidarieta' delle persone, ma non credo che le persone riescano a finalizzare all'altruismo e alla solidarieta' ogni momento della loro esistenza, e, nel concreto, credo che alla fine pur essendo altruiste e solidali, finiscano per agire egoisticamente perche' i loro valori non sono organizzati a livello sociale.
Il problema non e' nemmeno nel sistema (anche se la legge elettorale non mi piace e, sono d'accordo con te, ci hanno incastrati con il referendum). Credo che il problema sia invece proprio nell'onesta' delle persone che ci rappresentano. Onesta' nel senso di lavorare per ottenere quelle cose in cui chi li ha eletti, o meglio tutto il popolo che rappresentano, credono.
I politici di destra sono dei farabutti, ma il problema peggiore e' che comunque io non sono rappresentato. E quindi non sono nessuno.
Il video ho cominciato a vederlo, ma mi sono presto reso conto che e' insignificante perche' in ufficio non ho un sistema audio, e quindi vedo solo le immagini. Cerchero' di guardarlo stasera a casa.
Pero' in concreto quel che penso e' che non serve a niente che ci sia un gruppo disorganizzato che dice a gran voce che cosi' non va bene. Tutte 'ste voci disorganizzate fanno solo rumore di fondo. Bisognerebbe organizzarle. Io non ne sono capace.
E' un momento difficile dove organizzare come dice Dario una voce compatta di rivolta é quasi impossibile. Troppo pochi, sparsi e soprattutto oggigiorno organizzazione spesso si traduce nel senso di racchiudere ed inglobare tutti sotto l'egida di un qualcosa che vuole soffocare questa libertà di protesta ed apporto di nuove idee.
Ciao Angela un abbracci fortissimo!!!!
Daniele
Niente da fare, tra digital divide e plugin che rifiutano ostinatamente di installarsi il video non riesco a vederlo...ma mi fido ciecamente:-)
Per il resto, parafrasando Cavour, direi: "Ora che l'Italia è sfatta, bisogna RIFARE gli italiani"...
un abbraccio
sono passata solo per un saluto.
un abbraccio
aria
Nemmeno io riesco a vedere il video. Ma non fa niente...l'importante è leggere il tuo post. Che è come al solito di uno stupefacente vigore, quel vigore che nasce dall'amore per gli altri e dall'indignazione per i soprusi del Potere massificante e crudele dei nostri tempi.
bel lavoro! complimenti ai ragazzi e agli insegnanti e grazie a te
marina
Tesfa mia cara Angela.
Ti abbraccio forte.
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