13 marzo 2009

Sepolti vivi.?

E' arrivata la primavera, da queste parti, e gli alberi di mimose sono una delizia di giallo sparso sul cielo: la vendetta della creazione sul grigiore del cemento.

Ah, il cemento, questo virus purulento che ci vogliono spalmare sul territorio! Dietro la mano corrotta del costruttore c'è come un desiderio occulto di seppellirci dentro un grande loculo!
Abusare del territorio, delle donne, dei cittadini, dei contribuenti, della formazione dei bambini, della legge, dei diritti: gli esseri privi d'anima banchettano sulle nostre coscienze spente, alienate, deturpate.

Il cemento è la loro defecazione su di noi.

Ci odiano e lo dicono ogni giorno, con ogni legge, con ogni proposta. Nel frattempo, ampliano i loro parchi, abitano palazzi circondati di terreni floridi e viste mozzafiato, recintano il loro feudo e tengono il cemento ben lontano dalla loro vista.

Se potessero colerebbero calce nelle nostre gole per non farci gridare, sulle mani per non farci scrivere, sugli occhi per non farci denunciare.
Ci uccidono senza sporcare: il sangue sulle strade o nelle stazioni potrebbero ricordare ai sepolti vivi che la vita ancora scorre nelle vene.

No, il nuovo-vecchio potere usa l'immagine, vive di sola immagine: il mercante vuole uccidere ogni senso del buono, del bello, del vero per vendere cianfrusaglie e chincaglierie al popolino della fiera.
La nuova filosofia è il degrado come forma di despotismo.

Espropriazione della bellezza: tale mercante vede nella bellezza un guadagno e un'affare. Dunque o si paga cara, carissima, o si nega.
Inoltre, per distinguersi da quel gregge maleodorante, per innalzarsi dal fondo della sua radice crassa, lo domina con le menzogne: Venghino signori, venghino, sicurezza, felicità, verità a prezzi ridotti!!!
Quanta gente ha comprato valori fasulli con l'ultima elezione, vendendo l'anima, e ora si è ritrovata con una foglia di fico e una vergogna senza guarigione!
Ma ai suddetti clienti va negato il risveglio: quindi, "uccidiamo il chiaro di luna", le biblioteche, la cultura, il linguaggio, estirpiamo la radice dalla terra, dai profili delle colline, dal territorio che appartiene al mercante non al popolo... Raccontiamo di mostri, stupri, orchi, circhi e danze del ventre: stordiamo fino allo svenimento...e poi seppelliamoli tutti!

Immondizia, cemento, povertà, corruzione, disprezzo!

Prima che chiudano l'ultima tomba e tombino - alcuni senza permesso di soggiorno hanno residenza nelle fognature della storia - siamo disposti a diventare un incubo per le loro notti?
Siamo in tanti, milioni.
Potremmo circondarli come gli zombi dell'inquietante thriller di Michael Jackson.

Talvolta i morti tornano.

Nelle scuole, nelle fabbriche, negli ospedali, negli uffici, i sepolti vivi non applicano nessun decreto e si alleano per non applicare nessuna legge-vergogna.
Disubbedienza civile.

Ci hanno già ammazzato: non c'è più nulla da perdere.

12 Comments:

Blogger Sileno said...

Post amaro, ma tanto vero, e il tunnel diventa sempre più profondo e più buio.
Sileno

13/3/09 11:35  
Anonymous Anonimo said...

Da due settimane sono altrove. Da due settimane sto vivendo in un posto diverso. Da due settimane sto vivendo un mondo diverso.
Vedo con i miei occhi che un'alternativa c'è, vedo che almeno nella superficio può essitere un mondo migliore. Dove il rispetto umano vince sopra lo sfruttamento, dove chi lavoro viene rispettato e viene ripagato con il merito suo. Dove la gente trova ovvio che il mondo gira in un modo che in Italia sarebbe impensabile.

Qualche volta mi guardono in faccia quando chiedo stupito degli informazioni su cose che per loro è così normale, cose per loro così ovvie. Diritti del lavoratore, diritti del cittadino. E penso: "Oh povero Italia, quanto sei stato deformata." Sembra che la civiltà ti è completamente passato d`avanti, che è una cose incluso in un passato molto molto rimoto.

Ieri passavo con la macchina in Rotterdam. In mezzo alle corsie c`era dell`erba, ed in mezzo all`erba spuntavano dei crocus. Non uno, non due, non cento, ma migliai e migliai, e pensavo. Qualcuno ha messo lì dei bulbi di crocus, anni fa. Non si vedono, non si notano, e poi all`improviso nella primavera spuntano fuori. Campi pieni di giallo, di rosa, di bianco. L'erba non si nota più, si vedono solo i fiori. La rinascita di un stagione.
Prima o poi questa rinascita ci sarà anche in Italia, non so quando, non so come. Forse serve aspettare la nuova generazione, forse serve la rivolta popolare, forse la guerra civile, ma verrà. E sono molto curioso da vedere il risultato, se riesco a vivere abbastanza a lungo.

13/3/09 12:39  
Anonymous Anonimo said...

Il cemento è la loro defecazione su di noi...Mi piace tanto...anche se nel mondo ci sono cacche bellissime...

13/3/09 14:06  
Blogger Angela said...

sì, ma in Italia, la calcestruzzi è nelle mani delle cosche...non so se hai mai sentito parlare di "sangue nelle feci" ecco, questo è il caso!

13/3/09 14:16  
Blogger luposelvatico said...

Da oggi propongo di aumentare la nostra indignazione del 20% (e anche del 30 se siamo abbastanza vecchi) compilando una semplice autocertificazione:-)))

13/3/09 17:18  
Blogger Arnicamontana said...

"Siamo disposti a diventare un incubo per le loro notti"? Io anche per i loro giorni se è per questo! Ma a quelli, i responsabili, quelli che si sono espressi a loro favore e che ce li hanno piazzati lì, quelli che sono più di noi, Angela, è un esercito ridotto al silenzio che numericamente conta più di noi...a quelli tutto il mio più profondissimo disprezzo. A te, che non ti distrai, un abbraccio di primavera

13/3/09 20:05  
Blogger Damiano Aliprandi said...

Mi piace molto come scrivi cara Angela. Stanno cementificando tutto, perfino la verde Umbria. La cementificazione è opera della mafia, ringraziamo Berlusconi per questa nuova legge...

Purtroppo è vero, siamo un popolo di zombie!

ps avevo scritto un commento anche nel tuo post precedente ma forse non avevo cliccato bene.

Un abbraccio di un altro suonatore, in clandestinità...

14/3/09 11:27  
Anonymous Anonimo said...

Disubbidienza civile...è davvero l'unica arma che abbiamo. Eppure è un'arma potentissima, la più potente, se solo ci credessimo...
Siamo pochi, pochissimi e anche un pò sgangherati, disorientati, questo è certo....ma il peggio non tarderà a venire e gli italiani sono famosi voltagabbana...il nano non dorma sonni tranquilli...presto potremo essere tanti, tanti di più...
Forse solo un sogno, ma lecito dopo anni di incubi....

P.S. I miei vicini hanno già iniziato a costruire, abusivamente, l'ennesima casa. Buttano giù decine di alberi e costruiscono mini loculi da affittare, in nero, per l'estate....era questa la vocazione turistica di cui Cappellacci parlava per la Sardegna, suppongo....

Noi, passo dopo passo, continuiamo

14/3/09 20:50  
Anonymous Anonimo said...

" Talvolta i morti tornano."

sono già tra noi,sono dei morti vivendi che girano a succhiare il sangue del popolo per la loro sopravivenza.

ciao Angela,
aria

14/3/09 21:02  
Blogger Angela said...

in questo caso mi riferivo a gente come noi che potrebbe risvegliarsi e...

14/3/09 23:50  
Blogger Franca said...

Intanto ognuno, grazie alla legalizzazione dell'abusivismo, può aggiungere un altro 20% di cemento...

15/3/09 14:52  
Blogger marina said...

domenica una ragazza mi ha detto: "questo governo vuole farmi schiattare. Ma io non schiatterò: è una questione fra me e loro."

me lo ripeto ogni giorno
marina
post scriptum fatto di abbracci

19/3/09 15:35  

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