Amore
Tutto fumo, nessuna notizia.
Solo ombre gettate per confondere.
La nostra vita è consumata dentro una "gag" che non porta da nessuna parte.
La parola è sotto sequestro e non appartiene più alla comunità.
La falsificazione è un gioco da prestigiatori e con un giro di mani sparisce il senso del vivere, ma spariscono anche le fabbriche e le scuole, i progetti e la salute mentale.
Ci siamo ammalati: dolore e paura, orrore e cinismo.
La cura: dov'è?
Il contatto con persone che hanno lavorato per anni in paesi devastati da guerre civili, fame, povertà mi ha aperto una ferita consapevole al centro del cuore: non sempre le comunità si riprendono dalla devastazione.
Non sempre, una o due generazioni sono sufficienti per ricominciare a ricostruire dalla smembramento del corpo sociale.
Restano i piccoli e i giovani esposti alla solitudine e al degrado, così come da noi sono ridotti alla mercé della violenza sul corpo, dell'alcol, del vuoto interiore.
Io voglio vivere e amare, altrimenti muoio prima del tempo: è contro la natura genitoriale non seminare qualche traccia di creatività per i figli, per le prossime generazioni.
Non posso tenermi l'amore che ho nel mio focolare, solo per me stessa: l'ora è urgente e richiede il massimo dell'investimento per il futuro di altri.
Per questo, anni fa, ho cominciato a scrivere, solo per vivere, per proseguire un dialogo con l'altro e lanciare un suono nella notte, un'eco che è richiesta di aiuto.
L'amore è pazzo e fluido, l'ho già scritto, vuole infiltrasi dovunque, scivolare in ogni interstizio, espandersi perché è movimento e energia di vita.
Ora, dove posso amare? Se tutto si è contratto, rattrappito, rinsecchito dentro un'angoscia profonda che inghiotte l'attesa, la speranza, la leggerezza?
Il luogo dove amare esiste e sto per incontrarlo: decine e decine di occhi accarezzeranno tra qualche giorno i miei lineamenti sfatti dalla fatica e dalle cure.
Occhi che vengono incontro per ridere, per commuoversi, per esprimere la profondità del loro sentire.
L'incontro con gli altri è il grande regalo della scrittura: queste parole sarebbero state un gioco inutile, uno sfogo nevrotico, una ricerca estenuante e frigida se non avessero portato ai volti di carne, all'amore conviviale.
Fede per me non è altro che questo: resurrezione dalla morte, una attesa corale che nella vita di tutti si rotoli via la pietra, si illumini l'interno di un sarcofago, esploda la vita.
Non c'è altro che io possa fare allora che amare, anche questa storia nostra piena di rughe e gretezza, anche questo paese che non è altro che paralisi e cecità.
Abbraccio la mia terra, l'abbraccio come un figlio morente di overdose: non si recrimina più di fronte a un moribondo, lo si stringe al petto e lo si accompagna.
Lascio che le parole vadano via, piene o vuote, insignificanti o intense, amare o consolatorie, vere o false e rimanga una sola unica parola a squarciare la pietra:
"Alzati , vieni fuori, cammina"!
Tu, Oscurità,- da te provengo -
amo te più che la fiamma
che dà confine al mondo.
risplendendo
per qualcosa che somiglia a un cerchio-
e là nell'oltre, non v'è alcuno che sappia ciò che sia.
Ma l'Oscurità trattiene insieme tutte le cose,
figure e fiamme, viventi in me, come li abbranca,
uomini e potenze-
e può esistere: una forza grande
si agita vicino a me.
Ho fede nelle notti.
(Rilke, Il libro d'ore, a cura di L. Gobbi)
17 Comments:
Angela, la tua grande anima si esprime con una intensità unica, esalta il tuo amore sconfinato per l' Umanità intera.
Sono fiero di essere tuo amico.
Sileno
Mi hai fatto pensare a questo quadro:
http://www.onemoreblog.org/images/munch-urlo.jpg
chiara
"...Il luogo dove amare esiste e sto per incontrarlo: decine e decine di occhi accarezzeranno tra qualche giorno i miei lineamenti sfatti dalla fatica e dalle cure..."
Auguri...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
è bello questo sangue che ti scorre, bello come i versi di Rilke e come l'amore che porti. Un abbraccio
I sentimenti sfuggono. Ti sembra di averli acchiappati e scivolano tra le dita. Impercettibili spostamenti di senso portano lonatno mille miglia e rimani sopraffatto dalla loro lontananza. Immediatamente percepisci che non potrai raggiungerli.
Ciao
"Lascio che le parole vadano via, piene o vuote, insignificanti o intense, amare o consolatorie, vere o false e rimanga una sola unica parola a squarciare la pietra"
La parola della passione e della verità
Ciao Angela.
Arrivo dal blog di Dario, ma trovo qui tanti amici blogger. Come è piccolo questo mondo,alla fine ci si incontra.
Ho letto solo il tuo ultimo post e voglio ringraziarti per la lezione di speranza.
Un abbracccio.
Anna
Le tue parole arrivano al cuore come benefiche radiazioni che ci contaminano d'Amore e di voglia di vivere...di ridere e di commuoverci presto insieme.
Ti abbraccio
Mimmo
anch'io voglio dirti grazie, Angela. E anch'io voglio abbracciarti. Soltanto questo.
ed io ti ricambio con la gioia di averti sempre tra noi!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mi lascio abbracciare dalle parole di una cara Amica che come sempre riesce a far emergere il mondo di emozioni che ognuno custodisce dentro di sè...
Ricambio l'abbraccio
aicha
Il suono che hai lanciato nella notte sarà la luce della stella polare che guiderà chi, fra poche ore, ti porterà tutto l'amore di cui è capace.
Stefi
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
passo per un saluto e un abbraccio :-)
un abbraccio
Posta un commento
<< Home