Il Passacarte
prima delle vacanze, però, un pò di leggerezza da giullare...
queste strofe sono state ispirate da un post dell'amico Daniele Verzetti
e dalle rime scherzose con cui spesso mi allieta Lorenzo
Il Parlamento della Cuccagna
che ha dei ministri con una garfagna
vive del comodo "ruba e magna"
sordo e avaro con chi si lagna.
Destra o sinistra, chiunque sia
son vecchie tessere di massoneria,
devoti e cultori di Sua Signoria
il grande censore della democrazia.
Son tutti felici di dargli una mano
per lui soltanto è il Lodo Alfano
ma poi ci viene un sospetto arcano
che chi lo firma è come il "nano".
Ormai nessuno si può dire esente,
chiunque abbozza è consenziente,
l'Italia ha un passato, non più un presente,
imbavagliata la Legge e il Presidente.
Ha un lasciapassare per ogni bugia,
il primo ministro della tele-crazia
di parole, esperto, e di nera magia
se dice "munnezza" questa va via.
Se dice "immigrato" questo sparisce
se dice "denaro" non si capisce
annuncia non esserci per scuola e malati
ma lui è più ricco dei ricchi Emirati.
Con lui gozzoviglia chiunque è al potere
fosse ministro o faccendiere
imprenditore o nullafacente,
basta che dica "è il Presidente"!
6 Comments:
Davvero brava! E grazie per averne postata un pezzo sul mio blog :-)))
Carina! E per continuare sul tema della leggerezza invito te e tutti quelli che non lo avessero ancora fatto ad ascoltare la canzone dei Modena "El Presidente"
Ciao bella,
Cinzia
molto bella. Complimenti.buon week end da angela
Ciao, Angela! Sono venuta a leggere il seguito del pezzo che hai lasciato in un commento al post di Daniele Verzetti:)
Brava! Azzeccato tutto ciò che hai scritto.
Sono insegnante alle medie come te:)
A presto
annarita
ah! ma brava! complimentissimi, mi è piaciuta un sacco!
grazie a tutti.
è una poesia ridicola, come la nostra politica...non c'è nessuna bellezza, solo amaro.
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