11 marzo 2008

Il Leviatano

Dedicato a tutti quelli che hanno un Leviatano nascosto nel buco del cuore.
Lì vive e si nutre degli scarti dell'anima: la paura è il piatto prediletto quando non va a caccia di ogni pensiero distorto, di sogni deviati, sensi di colpa, disistima, rimorsi e tristezze.
Sì può così vivere e vivere a lungo prigionieri della bestia: si traveste da malattia incurabile e fa parlare di sè i migliori oncologi del mondo.
Diventa il protagonista del secolo. Dietro di lui c'è sempre una campagna mondiale raccolta fondi, utilizzata per studiarlo da vicino e farne un mito.
Quando fa il modesto, indossa i panni quotidiani della malattia cronica e fa compagnia con visite più o meno impegnative perchè nessuno dimentichi che lui è lì, sempre, a lavorare per noi.
Sazio della scena, impigrito dall'abbondanza della mensa, gli basta sollevare la coda e menare fendenti di attacchi di panico, ansie, depressioni con cui arrichisce le sue doti di conquistatore.
Il peggio di sè prende corpo se decide di travestirsi da vip e tra alcool e coca fumarsi i nostri giorni. Il Leviatano può offuscare la vista e l'udito con immagini e suoni che narrano possibilità perdute, giovinezze non vissute, incertezze nel futuro. Incanta con la sua malinconia mentre suona i cimbali e i sonagli delle lacrime e del dolore. Può travestirsi da poeta ma non ha amore quindi è di maniera.
Il mostro si nasconde dentro la bellezza morente, abbraccia l'esitante e lo fa volgere verso lo specchio in cui lui stesso si riflette. Si può vivere tutta la vita davanti ad un'immagine distorta.
Ma la sfida è domare il Drago. Frantumare il suo specchio e costringerlo a guardarci negli occhi. Affamarlo, sottraendogli ogni giorno il pane del nichilismo e del vuoto di senso.
Ad ogni colpo di coda, rispondere con una affermazione. Ad ogni sussulto, replicare con una benedizione. Ci sciorinerà evidenze eclatanti, ci elencherà fatti incontestabili.
Risponderemo al clamore della disillusione dell'oggi con la speranza del tempo che cura e porta chiarezza.
Risponderemo con la fiducia nell'attesa. Con un atto di fede verso noi stessi.
Torni pure a giocare nelle acque dell'inconscio, a nuotare nel fondo delle nostre possibilità opposte e negative. Lo sguardo nostro invece si volge, per scelta, allo spettacolo del giorno.
Vivere è così portare a compimento se stessi, la propria formazione psichica e spirituale e aver imparato anche dal Leviatano. Aver imparato a morire, con la luce negli occhi.
E quindi a vivere.

Per Aicha e Mauro

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Hai fatto vibrare le corde più intime della mia anima... quelle che cerco di difendere per la loro fragilità... quelle che vengono sfiorate raramente... Grazie.

11/3/08 19:17  
Anonymous Anonimo said...

Credo che chi sceglie di affrontare il Leviatano arrivi a profondità che gli altri non conoscono.

Ci sono mostri che dal corpo cercano di mangiarsi l'anima.
Altri che dall'anima si mangiano il corpo.

E' il dargli un senso che é difficile, e un blog é un mezzo utile a far si che si possa trasmettere qualcosa agli altri affinché il nostro inferno possa essere d'aiuto, facendo si che serva a qualcosa.

Passare di qui é un'emozione forte, accettare per prima cosa la mia assoluta impotenzae rendermi conto che non ci sono neppure parole che possono davvero "fare" qualcosa.
Credo che tutto ciò che posso é abbassare il capo e tra le tue righe cercare di imparare lezioni da ricordare e da trasmettere.
Un modo per permettere ad Angela di esistere, e di farle capire il suo essere é utile.

Perché lo sei Angela, le tue sono pagine che parlano all'anima, limpide e dirette.

Per questo ti ho ringraziato e continuo a farlo, anche di quel pizzico di vergogna per le volte nelle quali mi perdo in un mio piccolo mal di testa.
E quando depressione, autocommiserazione, il non volermi bene ed il non accettarmi torneranno a tirare su il collo, figli di quel Leviatano dell'anima che é in me, le tue parole, il tuo esempio ci saranno, ci sarai tu.

Cazzarola, mi hai dedicato un post bellissimo!

11/3/08 22:09  
Anonymous Anonimo said...

Suggerito da Aicha.
Dire che sono sorpresa è poco. Piacevolmente
sorpresa, anche.
Fortunata di avere avuto la possibilità di leggerti. Si. E grazie. Si.
Chiara

13/3/08 14:19  
Anonymous Anonimo said...

Sei una Bella Anima...:)
Caos

14/3/08 21:16  
Anonymous Anonimo said...

Chissà se per l'Umano sia possibile tale percorso se non come possibilità giammai resa realtà?

16/3/08 19:03  

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