13 febbraio 2008

Dolce stil novo

Nell'indimenticabile giorno della crisi e della fine del governo Prodi, l'arroganza e la volgarità del deputato mangia-mortadella o di quell'altro lancia -sputi hanno ricordato, a chi assisteva a tanto scempio, la decomposizione comportamentale di un paese di ignoranti.
In quel frangente, non è arrivato nessun commento della Cei che deplorasse tanta pornografia a Montecitorio! La Cei, ormai mondana, si occupa di cinema e fa oggi un intervento inutile sul film di Moretti, Caos calmo, che francamente non cambierà i costumi del nostro paese e susciterà meno stupore di altre scene a luci rosse che abusano della nostra pazienza: la campagna elettorale del politico-Superman come si è definito l'uomo del secolo da Vespa! (intervento di cui leggo su un quotidiano perchè la tv è spenta da tempo).
Il messaggio in verità è la moralizzazione dei costumi ma ahimè riguarda solo il sesso e l'utero delle donne. In altri campi si può anche soprassedere come si è sempre fatto nei secoli, amen!
Interventi a mio parere che puzzano di bruciato e che hanno tanto l'aria di voler attirare nell'area di centro-destra i voti dei pensionati e dei movimenti integralisti cattolici che sognano un' Italia piena di bambini italiani, quelli stranieri non meritano neppure l'asilo!, coppie sposate con il cilicio, film biografici di santi, martiri e mafiosi. E a capo del bel paese, coloro che praticano l'aborto ma lo negano ad altri, uomini come Ferrara incapaci di comunicare con le donne e sulle questioni gravi e serie delle donne come d'altronde tanti preti e vescovi amici suoi, evasori fiscali che sono stati spaventati da Prodi, divorziati e amanti latini travestiti da papà affettuosi con a cuore solo la propria progenie. Questa sì che è pornografia e non vorrei vedermi proiettata questa scena per altri cinque anni!
Sarà obsoleto ma ricomincio dallo stile, dalla classe, dal buon comportamento, dalle belle maniere non artefatte ma integrate con il pensiero: anzi espressione, conseguenza di un pensiero alto e nobile. Il che non vuol dire bacchettone e neppure snob: semmai è rintracciare una gentilezza e una serietà d'animo nella classe politica che andrà a rappresentarmi.
Non credo che sia solo un mio bisogno: di bellezza e di grazia è assetato l'uomo e senza un nutrimento all'anima e alla coscienza si trasforma in una caricatura di se stesso. Lo scaltro Veltroni lo ha capito bene: scegliendo Spello e i suoi ulivi, il borgo medievale e il suo ordine ha scelto un messaggio per un Italia che ritrova se stessa nelle sue radici più nobili, nell'arte e nella natura. Ho trascorso molti anni a Spello da sapere quanto quella bellezza "faccia male", ovvero ferisca l'anima come gli occhi di Beatrice ferivano il cuore di Dante! Ferita d'amore dunque, a cui è esclusa tanta gente, dalle strade pattumiere della Campania fino all' aggressivo volto cementificato della Lombardia. Non sarà certo Veltroni che potrà consolare gli esclusi dalla grazia perchè prima ancora delle colline, gli italiani hanno bisogno di lavoro, casa, pensioni.Tuttavia si può cominciare a trasferire quel sogno di armonia nelle proprie liste elettorali, scegliendo uomini e donne di valore e dalle mani pulite in cui anche le generazioni più giovani ritrovino le loro speranze.
Notizie dell'ultimo minuto ci assicurano che la camorra si è infiltrata anche in Umbria. L'arroganza del male arriva dovunque e la bellezza ne esce contaminata. Non basta proiettare Spello come sfondo: è necessario difendere Spello e l'Italia dalla volgarità della politica sguaiata che batte sui marciapiedi dei corrotti e degli ipocriti.