Scrivendo in punta di piedi...
Dove sono i mariti e i compagni delle donne che scendono in piazza per la 194?
Assordante è il loro silenzio.
L'aborto è una questione dolorosa che lascia una cicatrice ben visibile sul cuore delle donne. Non vedo perchè gli uomini dovrebbero sentirsi estranei a questo dolore. La questione aborto riguarda tutti e mai come in questo momento di intervento propagandistico e prelettorale sulla vita dei nascituri, gli uomini dovrebbero sottrarsi all' ideologia per sentirsi solidali e fratelli con le proprie compagne, nella scelta di procedere o non con la gravidanza.
Difficile parlare dell'aborto in termini di sì o no e drammatico è regurgitare sentenze su un argomento che richiede discrezione e compassione: fa comodo a qualcuno lanciarlo in un video dove un elefante come Ferrara ci cammina sopra senza la minima comprensione dell'esperienza.
A Ferrara interessano i feti, alle donne interessano i figli.
Nessuna di loro va girando con il proprio ventre parlando del feto, nessuna dice che ha un feto, nel grembo, di tre giorni o venti settimane, ma molte dicono che aspettano un bambino. Nelle donne c'è coscienza che la vita "dentro" è vita e ha poco importanza che siano poche cellule o un corpicino completato.
I maschi hanno ridotto l'esperienza figlio in feto e in un problema accademico. Se ne occupano i bioetici, i teologi, i filosofi, gli scienzati e i radiologi: parlano del feto come se fosse un alieno che sia andato a innestarsi in un' incubatrice naturale e non piuttosto parte integrante del corpo della donna. Parlare del feto è parlare della madre. Qualunque cosa capiterà al feto, persino la sua morte, coinvolgerà la madre nel profondo e dunque la coppia e gli affetti.
Le donne sanno che nel loro corpo fiorisce una potenzialità umana di cui si sentiranno sempre responsabili: nessuna di loro vorrebbe farne a meno ma accade che questo bozzolo di vita si impone nei loro corpi o troppo immaturi o troppo abusati o troppo sfruttati da lasciare loro prive di vita. Accade che questo bozzolo di vita contiene in sè tutti i semi dell'infelicità e della sofferenza da lasciare la madre schiacciata di fronte al dolore.
Così i loro uomini. Non Ferrara ma i compagni che hanno vissuto il dramma e la sofferta decisione dell'aborto, sul corpo delle loro donne, dovrebbero essere coinvolti nel dibattito. E magari si scopre che questa campagna di demonizzazione la sposano quelli che non hanno mai avuto figli, che non conoscono l'amore di una coppia o il suo inferno, che non hanno problemi di sopravvivenza, che si siedono sul salotto buono e decretano dal mondo sterile delle idee quello che altri dovrebbero vivere.
Anch'io desidero un mondo dove la vita si manifesta in tutta la sua meraviglia, ma la vita non è un incanto e non tutte le storie umane sono abitate dalla fiducia e non tutti i figli sono frutto dell'amore. Sempre la morte si manifesta nelle nostre vicende e rovescia il senso delle cose: come il fuoco che scalda può uccidere e trasformare tutto in cenere, come l'acqua che è vita può travolgere e affogare, così la fecondità di una donna può esplodere in una deflagrazione della sua persona. E ciò che può apparire come segno di vita, rivela il suo volto inquietante e feroce.
Non so se c'è una soluzione, che non sia la 194, difficile credere che le società potranno prendersi cura dei deboli, madri e figli, che gli uomini potranno curare la loro ferita che li colloca fuori dal processo vitale, opposti e divisi dalle donne, che le moratorie sull'aborto potranno aggiungere saggezza ad un mondo che continua a strumentalizzare il corpo umano per strapparlo alla sua anima.
Preferisco l'ascolto umile, rimettermi nelle mani delle donne, con fiducia, e restituire loro la capacità millenaria di avere cura della storia umana.
6 Comments:
Nel periodo in cui si lottava per conquiste come l'aborto io ero molto giovane e pensavo agli spandau ballet e a george michael. oggi a 46 anni mi trovo a dover firmare per ribadire diritti acquisiti messi in discussione da personaggi davvero poco credibili i cui scopi sono ben lontani dalla salvaguardia della vita.
segnalo a tutti il sito
www.firmiamo.it/liberadonna
anche solo per leggere le opinioni di donne e uomini liberi.
Ciao Angela sei grande
C.
Cara Angela, la vita delle donne è un lavoro di Sisifo...
Miryam
Miryammarinoblogspot.com
grazie amiche...questa esperienza insegna che bisogna essere vigilanti...le donne devono custodire il sacro fuoco della democrazia e dei diritti. Per loro e per i loro figli...
ang
cara angela, sai parlare con il cuore che conosce la sofferenza. Ma anche la gioia.
grazie
maddalena
sì, conosco la sofferenza...molta, figlia dell'incomprensione delle cose...la gioia? poca ma autentica, di grande valore!
grazie maddy
Per tutto quanto ho trovato il coraggio di scrivere nel mio post del 19/2 e per molto altro ancora ringrazio anche te!
A.
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