E' buio
"Siamo in presenza di una grande decadenza in senso etico..." dice Prodi... si riferisce a Mastella o Cuffaro o Berlusconi e le girls?
No, il riferimento è forse ai ragazzini della Sapienza che hanno manifestato tutto il loro sentimento anticlericale in un' Università di maestri notoriamente acidi e poco devoti. I drammatici fatti di questi giorni -non so se ci rendiamo conto che un Ministro della Giustizia è accusato di reati gravi di cui tuttavia nessun giornale dice molto!-non hanno disturbato gli italiani nè fatto scendere in piazza donne e bambini e striscioni ma la gravità delle vicende politiche è passata in seconda pagina perchè un gruppetto di sbadati ha premuto il pulsante al momento sbagliato e ha fatto saltare un falso equilibrio tra le parti.
Momento sbagliato o momento giusto?
Come è utile in queste ore servirsi del papa e gli avvoltoi in veste talare fiutano subito la grande opportunità per organizzare la marcia su Roma di centinaia e centinaia di truppe papaline dai Neocatecumenali a Comunione e liberazione! Così un dipartimento di intellettuali e un manipolo di studenti "cioè-cioè" sono diventati talmente pericolosi da minacciare la democrazia e il diritto alla parola di uno tra i più potenti personaggi mediatici del mondo, voce autorevole e ascoltata da migliaia di canali televisivi e di stampa? Complimenti a questo pugno di talebani!
Io vedo solo che chi era forte ieri è ancora più forte oggi e che i cattolici che si scandalizzano e raccapricciano per il dissenso di qualcuno, inscenando questo evento epocale del papa-day, sono gli stessi cattolici che accolgono tra le loro fila uomini di dubbia onestà...applaudono a chi viene inquisito dalla magistratura per reati gravi di concussione e mafia...ma dimenticavo, dopotutto non sono rumeni questi figli della chiesa che hanno impoverito l'Italia di dignità e diritto! Sicchè meritano il massimo rispetto: la loro devozione li preserverà dall'inferno.
In quello, ci stiamo invece noi tutti che non avremmo mai voluto sentire un Gasparri richiamare il popolo italico alla messa domenicale! Sì, sì noi restiamo all'inferno, insieme ai morti di diossina, ai morti di mafia, alle vittime degli abusi, del bullismo politico, agli atei che non hanno mai rubato, ai cristiani che credono ad un Dio da anni ormai agli arresti domiciliari.
Perchè infame, in Italia, è colui che cerca la giustizia e la verità delle cose; prigioniero in Italia è il Dio dei Padri conciliari e in carcere sotto accusa ci vanno gli spiriti liberi.
Il regno di Dio -scrive Matteo-soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
In queste ore vedo i violenti, travestiti da agnelli, nascondersi nel gregge e attendere l'ora...
In piazza, tra i volti innocenti dei bimbi, lo sguardo sincero e puro di alcune suore, il battito delle mani di gente sinceramente alla ricerca della fede e di un cammino, c'erano ombre di zampe pelose...
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