Il coraggio della normalità
Alzerò il calice agli operai, sopravvissuti alla decimazione, che possano tornare a casa la sera dalle loro mogli e gioire della loro vita pulita e straordinaria che fiorisce oltre la fatica e l'usura.
Il mio brindisi è per tutti gli uomini di buona volontà che pagano le tasse, che si impegnano nel nascondimento con azioni giuste, nel rispetto dell'altro e con un grande senso civico e comunitario...uomini ordinari che magari non vanno a messa la domenica e non comprendono come le religioni possano devastare così tanto la convivenza civile!
Infine un brindisi a me che non mi arrendo alla tristezza e intendo dare al giorno un volto nuovo, ogni mattina. L'Angela di ieri va a letto la sera e alla fine del giorno non sarà più la stessa: la donna che si mette in viaggio e farà ritorno, direbbe la Singer, sarà un'altra. Così mi preparo per crescere e acquisire più consapevolezza nelle ore che verranno. La storia richiede molta vigilanza e la tentazione di rinchiudersi nella conchiglia vuota dell'anima è sempre alle porte...ma devo resistere, resisterò, perchè la mia famiglia, la mia gente, questa terra hanno bisogno della mia normalità, del mio coraggio di esistere per ciò che sono con la testa libera e il cuore aperto per accogliere l'infinitesimale.
3 Comments:
cara angela, un augurio sincero di buon anno! alziamo il calice per un brindisi !
maddalena e lorenzo
Auguri di un anno sereno; spero di leggere ancora pensieri brillanti e pieni di sentimento ai quali mi hai abituato.
cari amici, caro anonimo, e Aria il cui commento ho cancellato insieme al post, buon anno a voi!
Vi auguro di sognare come fanno i poeti:
Ama/saluta la gente/dona perdona e ancora saluta/...Godi del nulla che hai/del poco che basta/giorno dopo giorno/e pure quel poco/se necessario/dividi...
(ovviamente, Turoldo)
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