26 novembre 2007

Il vangelo secondo Blair

Paladini è morto di morte violenta perchè la guerra fa schifo.
E' stato vittima come tutti di un gioco perverso della storia umana, di politiche antiche e nuove scritte da generali e re, di un racconto maschile trasmesso da generazioni per millenni in cui guerra e strategia di difesa sono ciò che vale la pena ricordare, stampare sui libri di storia, costruirci momumenti.
L'inganno continua e la menzogna sulla bocca dei protagonisti di queste ultime guerre scivola sulla piega della loro labbra, si appropria indebitamente della parola: Dio!
Blair è tornato in auge con i suoi racconti da Dan Brown; il signore dell'occulto dichiara apertamente il suo bisogno di vivere la fede, in una terra secolare dove parlare di Dio è da pazzi, senza aggiungere che gli inglesi sono sufficientemente rigorosi da prendere sul serio anche la questione divina che sulla bocca di Blair suona fuori luogo, da disturbo psichico, appunto.
Sul The Guardian, l'ex uomo guerrafondaio di Number 10 dichiara la necessità di manifestare il suo credo (disgraziatamente cristiano) senza il quale non avrebbe potuto affrontare il suo ruolo e il suo ministro Mandelson, inquisito per fondi neri, uomo manipolativo e odiato dagli stessi laburisti, aggiunge:
Blair was "a man who takes a Bible with him wherever he goes".
Ha fatto di tutto per leggere la Bibbia e di tutto per non metterla in pratica; ogni sera si applicava per capire come potesse manipolare anche quel linguaggio, lui il maestro del "trust me! believe! new labour!". Questo uomo crede in Dio, sempre più filo cattolico e sempre meno anglicano ma non so quanto Dio creda in lui: è stato convinto a modo suo di essere un unto dal Signore e insieme ad altri profeti di sventura ha costruito una storia negli ultimi anni pericolosamente incline alla consacrazione religiosa dell'uomo di potere.
E' sincero nella sua amicizia per Bush in cui ritrova quel linguaggio biblico così caro ai the Pilgrim Fathers e resta convinto fino al ricovero ospedaliero, quando avverrà, che la guerra santa contro i talebani e Hussein sia un atto catartico e ineluttabile da imporre con il coraggio dei grandi, che agiscono per il bene comune e affidano alle mani di Dio, la sera, la loro offerta e la loro devozione.
Il vangelo secondo Blair non è popolato di mendicanti ma di Waspes (white anglo-saxon-protestant) di Wall Street, e la casa di Betania non è che l'appartamento costosissimo di Mandelson a Notting Hill. I discepoli sono i soldati che muoiono per la grande causa, gli uomini che credono nel verbo oscuro dei signori del pianeta, capaci di morire al governo e risorgere dopo tre giorni nella comunità europea con nuovi mandati: dissacrante aver scelto Blair per la mediazione di pace in Medio-Oriente!
Paladini è vittima di questa cultura e sicuramente più innocente dei suoi mandanti e più capace di non perdere di vista l'uomo, mentre andava incontro alla smembramento per farsi corpo per i civili. Tuttavia manipolato come tutti da questa rete di ideologia indecente, si è fatto soldato e ha perso.
Invece Blair resta vivo, come gli altri, preoccupato ora a conquistarsi il passaporto per lo Stato Vaticano. Lo faranno cattolico, come tanti generali e politici nostrani che amano genuflettersi; dopottutto quella Bibbia che lui legge e rielabora ogni sera, è stampata in edizioni esclusive anche tra i nostri credenti ed è stata la guida millenaria di molti papi e fattucchieri.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Quanta verità e scritta tanto bene!!
E' bello riconoscersi nello scritto di un altra persona..... non siamo così mosche bianche come crediamo forse.

27/11/07 16:20  
Anonymous Anonimo said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

13/1/08 07:04  
Blogger Angela said...

Era volgare. Caro amico, riscrivilo meglio!

13/1/08 08:51  

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