Il re è nudo (e anche noi!)
Il controllo delle reti Rai-Mediaset...
Vorrei sapere quanti di noi non lo avevano già sospettato. Ne sappiamo una più del diavolo e credo che la maggioranza abbia capito prima ancora della magistratura, che va lenta per costituzione, che tipo di orchestra si sia organizzata in questi anni per suonare il Requiem agli italiani.
L'Italia è un paese ricattato e ricattabile: siamo ostaggio di chiunque abbia il soldo e i circoli d'amici potenti...ma grazie a dio, è un paese senza più moneta in cassa, così ci risparmieremo i milioni di euro ai Savoia! I nostri re non brillano di stile e grandezza d'animo: oggi sono più nudi che mai e con i loro cicisbei stanno trasformando la tragedia in farsa.
E mi sbellico da ridere che l'Arlecchino, servo di due padroni ovvero il suo grande ego e la moneta, stia per far nascere un'altra coalizione che faccia da specchio a quella veltroniana. Tutti su sul carrozzone, si parte per un nuovo giro di giostra, si promette zucchero filato e bon bon oltre a qualche giro gratis a chi sa adulare meglio il giostraio.
A momenti non abbiamo creduto al buon Walter che ci parla con garbo dei nuovi progetti e osserviamo guardinghi ogni sua mossa strategica di dialogo e incontro (l'asse Walter-Berlusconi di cui oggi parlano i giornali fa venire l'orticaria!), immaginate voi se possiamo anche solo per un attimo appoggiare gli occhi su questa oscillante nave di colui che invoca -creatura! -l'aiuto di mamma Rosa, senza sentire un vago movimento gastrico e la voglia di vomitarlo prima che ti avveleni!
Insomma, ce n'è di pornografia in giro ma questa della politica e del suo paroliere è davvero oltre il buon gusto.
Abbiate pietà di noi, la risata se prolungata manda in apnea e può anche uccidere!
Marco Travaglio, il biografo di Berlusconi, ci illumina con le sue osservazioni:
"Non c’è voluto molto per ridurre quella che fu la prima azienda culturale d’Europa e alfabetizzò l’Italia in una miserabile Pravda ad personam: è bastato sistemare una dozzina di visagisti, truccatori e politicanti berlusconiani nei posti giusti e lasciarne molti di più sulle poltrone precedentemente occupate. Intanto venivano cacciati i Biagi, i Santoro e i Luttazzi, poi le Guzzanti e gli altri della seconda ondata, incompatibili col nuovo corso. Ma non perché fossero “di sinistra”. Perché sono fior di professionisti: con due o tre programmi ben fatti avrebbero rovinato tutto. Se qualcuno li chiama per pregarli di nascondere i dati delle elezioni amministrative per non far soffrire il Cavaliere, quelli mettono giù («uso criminoso della televisione pagata coi soldi di tutti»). I rimasti, invece, obbediscono ancor prima di ricevere l'ordine. Si spiegano così non solo le epurazioni bulgare e post-bulgare, ma anche lo sterminio delle professionalità, soprattutto nella rete ammiraglia di Rai1, affidata (tuttoggi) al fido Del Noce: uno che, oltre ad aver epurato Biagi, è riuscito a litigare persino con Baudo, Arbore, Frizzi, Carrà e Celentano. Chi ha idee e talento ha più séguito, dunque è più libero e meno censurabile, ergo inaffidabile. I superstiti, invece, sono pronti a qualunque servizio e servizietto... Più che un servizio pubblico, un servizio d’ordine"( su Canisciolti).
Da più di dieci anni, guardare la tv-Rai è stato un martirio: si è assistito alla lenta trasformazione dei palinsesti che molli e manipolabili assumevano una forma e un retrogusto da teatrino parrocchiale e circo orfei. I Cocuzza, Carlucci, Vespa, Bonolis avevano e hanno tutti lo stesso sapore: morfina per la coscienza! I reality, le fiction, le storie dei santi, i dibattiti: un vago e mellifluo sentore di nullità!
Abbiamo sofferto e abbiamo pagato con l'asportazione di materia cerebrale...è stato inutile gridare aiuto...nessun partito di opposizione ci è venuto in soccorso, anzi andavano a sedersi tutti sul divano più morboso che abbia mai avuto la storia televisiva, quello di Porta a Porta, illusi di somministrarci informazione.
Ora dicono che si è sempre fatto così, anche tra giornali come la Repubblica, il Corriere, la Stampa ci sono stati accordi paralleli, non visibili al pubblico; la Rai ai tempi della DC sicuramente filtrava tutto con l'occhio di qualche vescovo. Infatti la questione è un'altra: non che Berlusconi sia il male assoluto, il Joker mediatico di Batman, perchè senza la collaborazione della mediocrità nazionale e della sottocultura degli addetti ai lavori non avrebbe potuto quel ghigno facciale dilagare sui teleschermi e nelle coscienze, ma che siamo alla frutta, alla fine dei giochi.
Quanto è accaduto, dimostra perfettamente come un teorema matematico che televisioni e potere politico-finanziario restano un connubio per genocidio psicologico! In Italia, sono milioni le vittime del tubo catodico.
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