10 novembre 2007

Il Concilio applicato a Treviso

Viene voglia di andare a messa la domenica, a messa da Don Aldo: prendere un treno per Paderno e andare a stringere la mano a quel parroco trevisano che ha aperto la parrocchia al culto musulmano, di venerdì. Per un attimo, si è aperta una crepa, una feritoria nella fortezza della Chiesa romana...un piccolo prete di una provincia del nord, ostaggio dei leghisti, ha fatto un guazzabuglio e portato una ventata di aria fresca nel regno dei morti.
Ci ha permesso di fare capolino all'interno di uno spazio che diventa comunitario e solidale quando si apre al mondo degli uomini tutti, anche quelli senza permesso di soggiorno nel paradiso dei cattolici. Quei musulmani volevano pregare e un vero pastore d'anime ha concesso loro l'uso dei locali parrocchiali.
Bossi e il Vescovo locale hanno bloccato questa iniziativa anarchico-insurrezionalista. Non sia mai che la democrazia faccia ingresso nel palazzo del re dove i soldati-funzionari devono obbedienza alla gerarchia e non alla loro coscienza e dove persino i primi della classe si vedono spostati come pedine, le lacrime di Monsignor Bregantini ci dicono qualcosa, perchè opportuno alla sopravvivenza del sistema!
La contraddizione è talmente macroscopica che oltre a rimanere allibiti, si resta anche divertiti nel vedere come il sistema stesso stia morendo per implosione, espressione cara ad un maestro dell'epurazione e del trasferimento dei dissidenti! Ma questi bravi preti non hanno nessuna storia di dissidenza, anzi si impegnano subito a dichiarare obbedienza alla sede romana per non infierire su un corpo già malato. Non credo che agiscano per rispetto di un contratto, i loro cuori appaiono troppo compromessi con la storia e la sofferenza della gente, ma piegano le ginocchia per amore verso quella realtà ecclesiale intesa da loro proprio come "popolo di Dio". Termine da Concilio Vaticano II! Termine bolscevica! E' come se questi uomini dallo stomaco d'amianto riuscissero a metabolizzare tutto il male possibile pur di restare nelle condizioni di servizio verso gli ultimi. Difatti, i martiri della "gerarcologia" (Yves Congar), chi si occuperebbe degli ultimi? Le ruspe di Veltroni? I cristiani della Locride che attendono il Padrino più che il Messia?
I teologi dalle bianche mani e i mantelli preziosi?
Io ringrazio questi preti che mi sono fratelli, uomini che alimentano non solo la mia resistenza ma anche la mia fede: il Dio d'amore e di carità è passato da quelle parti, dunque non è un sogno proiettato, un delirio dei nostri desideri di bontà, ma una presenza reale nella storia. Grazie a don Aldo e a don Giancarlo.
Una soluzione al problema potrebbe venirci dall'Opera Romana Pellegrinaggi di cui oggi ci parla ampiamente l'articolo di Maltese, su Repubblica. Con i suoi viaggi super-low-cost, potrebbe organizzare voli di andata e ritorno Treviso-La Mecca, per i musulmani di Treviso!
Questa egregia compagnia ha dietro come sponsor il più grande businessman del mondo, il signor Cardinal Ruini, e il più inquietante personaggio del calcio Luciano Moggi. Insomma cinque miliardi di fatturato per una Chiesa-commerciale che non paga l'Ici, l'Irpef, Ires, Irap ecc. e che si serve di centinaia e centinaia di personale pagato in nero, per non parlare di religiosi e religiose che vivono con meno di un dollaro al giorno!
Scrive Maltese: "i privilegi fiscali della Chiesa si traducono in un vantaggio sulla concorrenza e nella possibilità di praticare prezzi fuori mercato". I governi e gli enti locali alimentano fortemente il mercato della fede:i pellegrinaggi portano un giro di affari che danno vita all'ape-regina. Peccato che il resto dell'arnia vive senza riconoscimenti sindacali.
Ma la Chiesa immagine di Cristo non abita dove circolano assegni e bonifici, non perchè il denaro faccia male alla specie ma è il potere che fa male allo spirito e lo rende arido, sordo, cupo ripiegato su se stesso tanto da negare a degli uomini di questo pianeta un metro quadro del proprio spazio!
Siccome lo scandalo fa più rumore del bene, vorrei ricordare ai non credenti, ai fratelli musulmani, ai leggiadri amici buddisti che di uomini come questi sacerdoti a cui dedico il mio post ne è ricca l'umanità. Il Concilio ha davvero aperto le porte a Cristo e nonostante qualcuno tenti disperatamente di richiuderle, la forza della coscienza di molti preme e fa da scheggia fastidiosa che è andata a infilzarsi negli intercapedini, nelle fessure, nelle cerniere. La porta non si chiuderà più.
Quindi l'aria nuova entra felice e chi la respira continua a vivere.
Così mi appaiono oggi le parole di Padre Francesco Geremia pubblicate sul quaderno di Servitium:
"Lo spirito profetico che anima tutta la comunità cristiana, in ogni sua forma e ordine, deve stimolare i discepoli di Gesù a superare ogni reazione di paura e di pregiudizio nei confronti dell'alterità e diversità..."
Servitium, n 173.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Bossi e il Vescovo di Treviso... Cardinal Ruini e Moggi...
Ma che razza di mondo è?
Ormai abbiamo capito; si dovrebbe scrivere un libro chiamato "La Contraddizione Macroscopica".

I miei amici in Cina mi ricordano che il Partito ha provato per anni a constatare che l'occidente fosse totalmente corrotto rispetto al comunismo cinese (le donne occidentali rischiano tuttora di essere percepiti come puttane per definizione nelle province remote). Eppure la Verità esce fuori sempre (come dicono gli inglesi "the truth will out").
Viva la Verità.
M.

12/11/07 20:10  
Blogger Angela said...

Ed è venuta fuori anche la verità sulla Cina, corrotta quanto l'Occidente...sì la verità esce sempre fuori e ti prego scrivilo con la minuscola.
Perchè i miei lettori hanno il vizio di avere per nome una consonante?

12/11/07 21:57  
Blogger Angela said...

Ed è venuta fuori anche la verità sulla Cina, corrotta quanto l'Occidente...sì la verità esce sempre fuori e ti prego scrivilo con la minuscola.
Perchè i miei lettori hanno il vizio di avere per nome una consonante?

12/11/07 21:57  

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