22 ottobre 2007

Nuovo umanesimo

Se la Parola di Dio è allora la lampada per i miei passi (Salmo 118), ogni cammino compiuto dall'uomo è buono, da qualunque strada provenga e da qualunque credo: sarà stata l'adesione a questa parola che riconduce l'uomo alla terra promessa ovvero alla comprensione e ricongiunzione con se stesso, a salvarlo dalla pazzia e dalla frammentazione.
" Ama e fai ciò che vuoi" di S. Agostino è da me percepito come comando ad esistere nell'amore e nella libertà espressiva di quest'ultimo; le religioni -invece-con il loro apparato sono ostili alla libera espressione dell'uomo, la creatività è sempre minaccia al potere e quindi madre dell'eresia se non della stregoneria.
Non c'è religione che non si sia coperta di crimini come non c'è ideologia politica che non abbia avuto le sue vittime: sarebbe salutare per le Chiese tutte riconoscersi nel modello "babilonia" e nell'adozione avvenuta dello " stile impero".
Potessimo da domani ricominciare da capo e dirci, guardandoci negli occhi, che abbiamo sbagliato, come lo disse Galileo guardando le stelle: non abbiamo capito un granchè dell'uomo come della divinità e sarebbe ora di riaprire il dialogo tra noi a partire da quel sogno di pace e giustizia e amore che ci ha fatti figli di un Dio invece che figli di un vampiro.
Anche questo bene e questo male che si dividono, come la luce e le tenebre, come l'uomo e la donna, l'amore e il sesso, in un dualismo senza fine sono conseguenze di un modo di pensare e ragionare che da ci ha condotto al conflitto perenne, ad un gioco al massacro.
Io attendo una Chiesa-madre che abbracci l'umanità senza distinzione tra il figlio obbediente e quello ribelle, il figlio che resta nell'orto di casa magari perchè non ha il coraggio di osare e quello che va a cercarsi la sua strada; come madre non chiedo alle mie figlie di essere "qualcuno" che io non sono, non chiedo a loro di "amare la vita" se non l'ho assunto prima io il compito. Come madre, lascio alle mie figlie la gioia di scoprire le cose e farsene un' idea personale e quel giorno che andranno via, per altre strade, avrò fiducia che la loro intelligenza e il loro spirito colmato d'amore e accoglienza le guiderà altrove a fiorire. Mai chiederei a loro di assomigliarmi: significherebbe affermare che io sono l'incarnazione della giusta umanità oppure che il mio narciso è così affamato di se stesso da volersi duplicare. Chiederei a loro di fare qualcosa di nuovo...di aggiungere altro, all'incompiuto.
Anche quando la Chiesa chiede di assomigliare a Cristo, il suo Cristo è sempre filtrato da secoli di biblioteche e altari...mentre Cristo è una epifania che si compie ogni giorno e in ogni dove nella creatività dell'esistenza.
Attendo una Chiesa che più che dare risposte, si fermi ad ascoltare se qualcun'altro sia per caso arrivato prima al sepolcro e abbia visto il Risorto quel giorno in anticipo rispetto all'"autorità; che si fermi sulla strada e per una volta non interpreti il samaritano con i soldi che cura le ferite, ma il viandante pestato di botte, colui che ha bisogno di cure o il mendicante fuori dal tempio che dipende dalla carità dell'altro; non una Chiesa per i bisognosi e le pecore smarrite ma bisognosa e smarrita anch'essa, umile nell'attesa del ritorno del pastore.
Ogni uomo ha una verità da raccontare, una pietra preziosa raccolta lungo il cammino, una scoperta da mostrare all'altro: o ascoltare tanti racconti e scoperte e dubbi e domande è un segno del relativismo? Lasciare le questioni aperte è da peccatori? Allora felix culpa!
Dietro alle questioni filosofiche ed etiche di certi esponenti cattolici, si nasconde il disprezzo da esteti, da puristi, da accademici per chi si impasta di materia, ci cade dentro, si sporca sovente come il figlio andato via dalla casa del padre e finito tra i maiali. Chissà quante cose ha capito in quel liquame tanto da "alzarsi" e ritornare a casa: un alzarsi che ha un meraviglioso significato simbolico di colui che torna in se stesso e riprende fiducia nelle sue forze!
Il fratello a casa, custode dei beni, arido come la terra che zappa, saprà solo mugugnare di gelosia si fronte a colui che ha avuto il coraggio di avventurarsi nell'ignoto per capire e capirsi.
Dio è dunque la luce dei miei passi e io cammino, perchè restare fermi non ti fa arrivare da nessuna parte.
Attendo una Chiesa che faccia crescere gli uomini ad una vita adulta e non li tenga segregati nell'utero asfittico delle tradizioni..."Andate e predicate il Vangelo"...appunto andate, muovetevi, cambiate, rinnovate tenendo presente che ciò che vivete e annunciate è quel germe di Vita e di amore e di pace seminato in voi, non dagli apostoli custodi del sacro, ma da un Dio-uomo agli uomini con il "passaparola".
Liberatoria una Chiesa senza pietre, fatta di vento, che annuncia da orecchio a orecchio la speranza!

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

!!

23/10/07 19:12  

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