Buco nero
La lettera di Salvatore Borsellino fa male al cuore.
Il suo interminabile elenco di stragi fa ricordare che siamo un paese occupato da forze eversive non per disgrazia ma per scelta. Anni e anni di stragi con la collaborazione dei governi a cui noi cittadini abbiamo dato credito e supporto, pur sapendo della collusione di questo politico o dell'altro con le forze mafiose.
Eroi come Borsellino in un paese di mediocri sono davvero un miracolo della vita, vita che non ha altro modo di affermarsi e di risplendere se non sotto cariche di tritolo!
Gli italiani lo sanno. Sanno tutto: quello di cui parla Salvatore, la gente ne discute nei bar e in famiglia, da decenni. Vanno lamentandosi come un coro greco della corruzione ma hanno avuto il loro giretto di amici e conoscenti che ha fatto scavalcare le istituzioni; per amore di un figlio senza lavoro sono stati pronti a dare voti ai democristiani o ai craxiani e a passare sopra la propria coscienza, a patteggiare con l'amico per costruirsi la casa abusiva o vincere le gare d'appalto. Cambia bandiera, cambia capo ma non un cuore marcio!
In questi giorni, i quotidiani eruttano storie di ordinaria corruzione. Adesso c'è pure la scalata Antonveneta e i Ricucci e i Consorte, Prodi inquisito a Catanzaro (sarà vero? sarà un'altra montatura...?) la destra e la sinistra di un corpo malato dove non si salva più nulla...
Borsellino è morto, 19 luglio, ricordo ancora quei giorni, un dolore cupo nelle case, a scuola...cronaca di una morte annunciata...quest'uomo è morto per cambiare l'immutabile per liberare da se stessi coloro che hanno scelto una vita da ergastolani, da prigionieri delle proprie miserie.
1 Comments:
Grazie, linkato.
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