22 marzo 2007

Prima l'uomo poi le idee

Scandalizzarsi per le trattive con i terroristi per salvare un uomo equivale a dire che la vita di quell'uomo è barattabile per un principio assoluto, che è quello di tutte le guerre: averla vinta sul nemico, a costo di morte, fame, disperazione.
Avremmo voluto veder tornare a casa anche quei poveri afghani e vederli riabbracciare i loro amori: per questo non si può parlare di vittoria ma solo di giochi di potere e di aver la fortuna di stare dalla parte di quelli che contano. Comunque la faccenda suona sporca se non assurdamente ridicola (vedi arresto del mediatore di Emergency) e cinica: questi sono i frutti della guerra e come tali sono sempre marci.
Ci rinfacciano di aver liberato pericolosi terroristi.
Non so con quale diritto possono dire che il terrorismo talebano sia peggiore di quello occidentale con il quale i governi trattano o hanno trattato da sempre - sia esso altoatesino, basco, nord-irlandese, ecc.- e perchè si possa arrivare al tavolo delle trattative con Sinn Fein e non con un medio-orientale.
Noi italiani, pronti a gridare il nostro orrore per la violenza di uomini assassini, dimentichiamo che dormiano sotto lo stesso tetto con Mafiosi protagonisti di stragi, scioglitori nell'acido di bambini e nemici, incappucciatori e massacratori di magistrati, uomini del servizio d'ordine, donne e figli connessi. Per non citare gli istruiti e intellettuali brigatisti che hanno rivestito di "valori" il loro bisogno di sangue.
E l'America, mon dieu, vuole dissolvere i Talebani ma non ha torto un capello negli anni ai famigerati Squadroni della morte dell'America Latina, autori della sparizione di migliaia di giovani dissidenti, donne e bambini torturati e violentati.
Il talebano ti taglia la gola come un capretto, l'inglese ti piazza le bombe a grappolo che ti tagliano gola, gambe, occhi, mani ecc.
A ognuno il suo metodo, a ognuno i suoi principii di sterminio. Ma nessuno si alzi dal tavolo della storia per dire che ha qualcosa da insegnare agli altri.
Quindi se abbiamo deciso che la vita di un uomo vale più della facciata diplomatica, degli accordi, militari - in fondo quello di Mastrogiacomo non è che un risarcimento danni che l'America ci doveva dopo la strana morte di Calipari! - arriveremo gradualmente a dire che la vita di ogni uomo vale più di qualunque principio bellico?
Arriveremo ad ammettere che dietro questa ferocia e cecità delle super-potenze si nasconde la volontà di omettere un destino più crudele a cui l'umanità sarà sottoposta tra breve: l'esaurimento delle risorse petrolifere, alimentari e acquifere del pianeta terra, sconvolgimenti atmosferici e catastrofi naturali? Dunque che facciamo nel frattempo: ammazziamo tutti i deboli e meno abbienti così risparmiamo un piatto e una sorsata d'acqua per quei generali che vogliono giocare a Risiko fino alla fine...

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

CONDIVIDO PIENAMENTE CARA SORELLA, ANCHE SE NON LEGGERAI QUESTE MIE PAROLE ...MA NELLA MIA ANIMA Sì

18/4/10 21:54  

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