7 febbraio 2007

Le mie news

Mi sono allontanata per qualche giorno da casa e dal computer, per serie ragioni, dicendo a me stessa: riposo assoluto, niente giornali, niente news. Faccio l'italiano medio: mi occupo di facezie.
Credere di resistere al pandemonium di Lettere da Macherio, Sangue e Stadio, l'Afghanistan e i Sei dell'Apocalisse, Ruini e l'esercito della Salvezza, e' stato francamente un'illusione.
Tuttavia niente di nuovo sul fronte, si conferma lo stato confusionale in cui vegetiamo con l'aiuto anche della stampa e del video.

Il Reality: lo squallore della Berlusconi's family arriva come una nuova puntata di Incantesimo. In pieno carnevale non potevamo che veder rappresentata una Maschera italiana nella sua performance più esilerante.
Mentre molto meno divertente ho trovato l'impegno delle testate giornalistiche e dei programmi televisivi d'opinione a dare enfasi all'insignificante, all'inutile, al vuoto dei giochi di una famiglia che credevamo in crociera con Apicella.
Barack Obama riesce a smettere di fumare per amore della Casa Bianca; perchè non ci sorprende che il gerarca di Arcore non riesca a star zitto per amore della decenza?

Le Guerre stellari: mi era venuto il sospetto che non fossimo un paese sovrano e che l'Italia avesse giocato negli anni il ruolo di geisha con le superpotenze. Agli occhi della sana normalità, da Calipari fino a Vicenza, è apparso chiaro il disagio di una "inopportuna interferenza".
Il problema non sono le alleanze: il vero problema è per cosa siamo alleati.
Non si contestano i rapporti tra certe nazioni ma la sostanza della collaborazione.
E infine esiste una sola grande alleanza: quella di tutto il genere umano.

Italiani brava gente: ancora credono ai miti e alle leggende del calcio come sport dunque è sempre colpa di qualcun altro se il giocattolo si rompe ed emerge nello stadio il vero volto dell'uomo primitivo, il cuore della brutalità, l'espressione della ferocia irrazionale, il luogo mitico di una nuova barbarie, business marcio, idolatria della personalità e del denaro, culto della potenza fallica. Questa famiglia italiana così piena di valori non va protetta dalla società civile: va protetta da se stessa!

Dio è moribondo: l'hanno avvelenato in Vicariato, tra gli affreschi del Cinquecento e i tessuti in porpora come in una tresca della famiglia Borgia. Al suo posto c'è un usurpatore, un dio travestito da ultrà, fautore dell'olio di ricino per diversi e cristiani adulti, soprattutto i cristiani che non vanno ai raduni domenicali delle famiglie, in piazza grande, a fare il saluto di obbedienza. Un dio minore che ama il palco e l'applauso e chiude la bocca ai dissidenti che non sanno pregare, non hanno coscienza, solo perchè trattano l'arcivescovo da uomo e non da soggetto sacro.
Sacerdoti che amate la vostra gente, pastori vicino alla storia quotidiana degli uomini, boicottate Richelieu!
("...nasce un nuovo cristianismo con la fede svalutata in ideologia"
Ezio Mauro-La Repubblica- 7 febbraio)

Io invece resisto: anche se la mia auto è ferma in garage perchè ho dimenticato di fare il pieno e i benzinai hanno deciso di non farmi uscire; anche se giro per ospedali che sembrano ruderi bombardati dagli alleati dell'ultima guerra tuttavia con medici che ancora riescono ad occuparsi con passione del paziente; ho fiducia nel governo attuale pieno di contraddizioni e per la prima volta, dopo anni che sembravano non finire mai, posso occuparmi di faccende serie e non di "faccende sue", nella speranza che i dolori del travaglio portino alla luce-almeno per le prossime generazioni- un italiano nuovo, un individuo capace di diventare uomo.