5 cose che non sapete di me
LaVale mi dice di giocare a questo piccolo intrattenimento della blogosfera di amici e per evitare di farmi dire che sono troppo seria e secchiona, rispondo alla provocazione e divago per qualche secondo dalle mie riflessioni.
Dunque le 5 cose...faccio fatica a scegliere...perchè sono più di 5 ma non mi confesserei mai on line sull'indicibile: ebbene questa è una.
Seconda, non sono timida nè insicura, anzi ho una certa faccia di bronzo, ma se sono senza tacchi e mi metti in mezzo a spilungoni, perdo tutte le mie certezze. Condivido la patologia del piccolo ometto di Arcore.
Terza cosetta: ho amato per tre anni un gay e sapevo benissimo che lo era, non pensavo di redimerlo ma ero stupidamente convinta che l'amore potesse spostare le montagne. Infatti lui ha spostato la montagna della mia adorazione ed è scappato in America con un altro, salvandomi la vita. Gli sarò eternamente grata.
Quarta cosaccia: ho avuto per anni il vizio di credermi indispensabile per la vita degli altri, facendo la volontaria a destra e a manca, fino a che non sono stata sequestrata in casa da una povera disgraziata che intendevo aiutare e che invece minacciava ripetutamente di uccidersi se l'abbandonavo. Ho imparato che le crisi di onnipotenza combinano guai se non sei attrezzato in spirito e corpo. E certe pazzie è meglio lasciarle ai servizi sociali.
Quinta e definitiva: ho condiviso una volta una stanza con una giovane donna idrocefala, loquace e ironica che, dopo avermi raccontato di quanto suo fratello sano e bello fosse un idiota ad essere depresso e scontento, rovistò con le dita nel suo occhio destro, lo staccò dall'incavo e lo immerse in un contenitore come si fa con le lenti a contatto. Sorridendo beatamente a me che la guardavo terrorizzata, disse: è di vetro, non ti preoccupare!
Ho imparato a guardarmi bene da quelli che hanno due occhi sani!
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