23 dicembre 2008

Aristocratica sobrietà

Dalla finestra della "town house" di C., splendono ravvicinate le guglie neogotiche del campanile di S. Gregorio.
Mio cognato è diventato monsignore.
Ci ospita presso il palazzo a tre piani, con splendide sash windows, che è stato residenza del poeta Tennyson e delle sue sorelle.
Il quadro è perfetto: eleganza soporifera, silenzio vittoriano, grazia malinconica.
Mi diverto sempre a giocare con gli anglosassoni, di buona tradizione cattolica: non hanno affatto il senso dell'umorismo e del ridicolo, né alcuna visione critica del mondo che li ha preceduti e che fonda le radici sull'ambiguità, su una sintesi pragmatica tra vangelo e borghesia elitaria.
Mio cognato tuttavia è un brav'uomo.
Le sue radici sono semplici, è il terz'ultimo di dodici pargoli: ha conosciuto il tempo della povertà come il tempo del benessere.
A me appare un'anima gioconda con poca voglia di smontare il castello in cui abita eppure cosciente che non tutti i mattoni con i quali è costruito siano opera di azioni sante!
Sono in una condizione di debolezza e dunque dipendo interamente da chi mi ospita: non ho proprio la forza di sfidare a tenzone le idee altrui e le personali convinzioni ma sento di doverlo benedire la mattina quando mi prepara un fumante brodo detto caffé e un pane tostato imburrato.
La vita amorosa come acqua fluisce dovunque e sbuca, zampilla, persino tra le moquette bianche e rosse che ovattano il palazzo "papale" come lo chiama la mia primogenita.
La finestra centrale ospita l'albero di Natale dove né io né J. abbiamo depositato regali perché il Natale ci stomaca con il suo commercio e ce ne freghiamo altissimamente delle buone maniere: se vogliamo depositarci un regalo vuol dire proprio che ci è piaciuto perderci tempo a cercarlo.
Ne abbiamo trovato infatti uno per il nostro Monsignore.
Un dvd: Il Diavolo veste Prada. I riferimenti sono puramente casuali!
Tra qualche ora, il mio custode andrà a fare shopping nella catena chic dei supermercati della regina, per afferrare il tacchino più fat and posh che troverà.
Sarà un tripudio di carne con salsa ai mirtilli, patate arrosto, piselli e cavoletti di bruxelles, salsa di gravy e torta di frutta...
Mi sento regina tra le lenzuola e rido di gusto al pensiero che basterà rivoltarmi nel letto per cadere in chiesa: neppure lo sforzo di fare qualche metro per la messa di Natale!
C'è un angolo della casa dove, tuttavia, durante le prime ore del mattino, mi accoglie un abbraccio pieno di tenerezza: al piano sotterraneo, in una parte dell'appartamento in stile anni 70, dove la casa sembra ferma all'epoca thatcheriana tra crisi economica, minatori e poll tax, c'è una luce accesa, un tabernacolo, un segno.
Dio è presente nello scorrere nel tempo, ci accompagna con umiltà e nel nascondimento.
Quando il caos mi travolge, mi fermo seduta ad ascoltare il respiro.

ps il mio sobrio parente, nel frattempo, porta a spasso le ragazze, le rimpizza di schifezzuole inglesi, suona per loro la chitarra elettrica, le fa sbellicare sul nintendo, severamente vietato a casa nostra persino il possesso, le intrattiene con tutta la saga Potter, le conduce sull'orlo di una crisi per il possesso di tutti i giochi elettronici di cui è provvisto, ordina loro di lavarsi e vestirsi e dargli una mano a organizzare la giornata.
Non ho mai amato così tanto una gerarchia ecclesiastica!

16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Un bacio grandissimo da uno della gerarchia ecclesiastica della periferia. Donato

23/12/08 16:23  
Blogger Sileno said...

Auguro di cuore a te, J, e alle tue ragazze di passare un periodo sereno e che la nube si dissolva velocemente.
Ciao ed un abbraccio fortissimo.
Sileno

PS: Se il monsignore assomiglia a J. credo sia una persona amabilissima e anche per lui gli auguri di un non credente italiano.

23/12/08 18:06  
Blogger Arnicamontana said...

cara Angela, sempre gustose le tue descrizioni...Passo per lasciarti un abbraccio e gli auguri di feste serene. Ciao A'

23/12/08 18:45  
Anonymous Anonimo said...

Il diavolo veste Prada: semplicemente geniale!
Mi emoziona che in questa aristocratica sobrietà la tua profoda sensibilità ci comunica la presenza di Dio.
Ti auguro con tutto il cuore che questi giorni di vacanza inglese "tutta casa e chiesa" trascorrino sereni, e se una volta tanto un "Monsignore" si dà da fare perchè lo siano ancora di più, ma tanti baci anche a Lui. A te, a J., alle piccole, un abbraccio.
Ciao
Mimmo

24/12/08 03:32  
Blogger digito ergo sum said...

aprire le braccia ed essere grati per qualsiasi cosa arriva...

e se il "segreto" fosse solo questo?

mah... buon natale. un abbraccio

24/12/08 06:49  
Anonymous Anonimo said...

La descrizione che fai dell'ambiente in cui vi trovate è splendida, percepire questa tua acuta ironia mi allieta e mi fa felice per te.

Auguro a voi tutti un periodo sereno "nell'isola degli Ierni e degli Albioni", di trovare la tranquilla spiritualità che ti meriti.

Buone feste e un abbraccio a voi tutti.

24/12/08 08:18  
Anonymous Anonimo said...

Un abbraccio sincero a te a James ed alla bambine!

Buon Natale Angela.
Daniele

24/12/08 10:32  
Blogger Franca said...

Spesso mi faccio la stessa domanda di "Digito ergo sum"...
Ti lascio l'augurio che queste festività possano portarti quella serenità cui tutti agogniamo...

24/12/08 12:13  
Blogger Gianna said...

Ti auguro di realizzare tutti i tuoi desideri.

Un abbraccio.

24/12/08 13:08  
Blogger luposelvatico said...

Avercene, di monsignori rockettaro e videomaniaci...almeno son vicini alla vita!:-)
Un abbraccio particolare
Marco

24/12/08 13:09  
Blogger Artemisia said...

Sei troppo forte! Passa delle buone feste, Angela!
Un abbraccio anche a J e alle bimbe,
Artemisia

24/12/08 14:00  
Anonymous Anonimo said...

Che bello !
Ti auguro tante cose belle e un natale sereno con la tua famiglia.
aria

24/12/08 19:40  
Blogger giorgio said...

Tanti auguri di cuore.
Giorgio.

25/12/08 01:17  
Anonymous Anonimo said...

è sempre un Bel Natale leggerti!!
maddalena

25/12/08 19:57  
Blogger Damiano Aliprandi said...

Ti auguro buone feste Angela, e complimenti per come scrivi. I tuoi post li leggo sempre con piacere.

A presto, spero che il nuovo anno sia buono con tutti noi...

25/12/08 20:06  
Anonymous Anonimo said...

Quanto sei forte amica mia! Ho davanti agli occhi un quadro vellutato, tra Goya e Velasquez, manca solo il levriero afgano... mi sembra quasi di sentire i suoi aristocratici latrati mentre le tue ragazze lo inseguono scivolando sulla cera del pavimento. Un grosso bacio a tutti e voi e...torna presto amica mia!
stef

31/12/08 00:02  

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