15 ottobre 2008

Abele se ne va

Saviano vuole andare via dall'Italia.
Oggi vorremmo fare la valigia anche noi per seguire Abele e scrivere un'altra Genesi.
Schifani gli chiede di restare.
Allora Saviano fa bene ad andarsene.
Restare è come affermare che si ha fiducia nella protezione delle Istituzioni, le stesse che dicevano di garantire la vita dei centinaia di morti per mano mafiosa. Le stesse che hanno nell'organico soggetti in "odore" di mafia
Restare per morire e firmare con il sangue suo e quello della scorta una storia già scritta milioni di volte?
Oppure restare per murarsi vivi, senza ossigeno e futuro, mentre fuori i carnefici respirano, banchettano con l'astice e gozzovigliano da padroni?
Andarsene vuol dire denunciare le Istituzione della loro inefficienza, della loro doppiezza, del loro bisogno mediatico di Miti eccellenti per poter organizzare scenari di telecamere, politici scossi, corone di fiori e assegni famigliari.
Le Istituzioni vivono di fiction, rappresentazioni teatrali, giornate della memoria: Abele è stanco di questa parte.
Gli chiedono di restare per recitare il copione.
Ma gli attori sulla scena sono pessimi attori, comparse senza scuola e senza arte:
il gioco è finito.
Noi, seduti a guardare l'avanspettacolo, siamo in tanti con il cappotto in mano pronti a lasciare la sala. La vista di quel sangue ci fa vomitare: anzi, la mano che colpisce ci fa vomitare.
Abele merita di vivere e di farlo dove gli si riconosce un ruolo e una dignità.
Questo Governo incapace di proteggere i deboli, i poveri, i bambini dove trova lo stomaco per proteggere Saviano?
Quando il gioco si fa vigliacco, i vigliacchi cominciano a governare.
Saviano deve andarsene e portarsi dietro Lirio Abbate, Pino Masciari, gli imprenditori che non pagano il pizzo, gli uomini della scorta che sono pronti a morire come "uomini della scorta" senza storia e senza miti.
E poi, come il pifferaio magico, portarsi dietro un popolo incazzato e stanco della scena, del regista, dei costumi e del pubblico grasso ignorante, volgare, ultrà, banale, nazista, violento che dichiara alto il gradimento per questo film dell'orrore.

4 Comments:

Blogger Daniele Verzetti il Rockpoeta® said...

Io sono con lui, Sto con lui. Fa bene ad andarsene.

Grande post, lo condivido in ogni suo respiro.

Ciao
Daniele

15/10/08 22:19  
Blogger marina said...

Anche io sono con lui. I nostri connazionali adorano fare gli eroi con la pelle degli altri
marina

16/10/08 16:50  
Anonymous Anonimo said...

Sono anche io con Saviano, gli auguro di andarsene.........qui non cè futuro....e di eroi ne abbiamo abbastanza.
Grazie per questo post!
Ciao,
aria

16/10/08 19:40  
Anonymous Anonimo said...

Che bella "scoperta", sei! Condivido ogni parola.
mariella

21/10/08 08:53  

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