8 settembre 2008

Umiliati e offesi

Non solo Veltroni è stato offeso dalle parole di Alemanno, dalla sua ipocrita rappresentazione della violenza e del male in forma complessa, tutto sommato da guardare sotto varie angolature, per poter concludere con uno sguardo più illuminato che in fondo il fascismo ha in sé un valore da riscoprire!
Riscopriamo allora tutti gli aspetti positivi e costruttivi di un pensiero che si fonda sulla celebrazione della forza e della supremazia di razza, che non crede nella libertà del pensiero, né tanto meno della cultura se non quella utile al regime, che cresce e si potenzia sulla eliminazione fisica del suo nemico e costantemente sulla persecuzione dell'avversario, che trasforma tutto in cannoni e metallo da guerra, lasciando il paese con il culo per terra!
Però questo fascio gagliardo e valoroso amante della patria tanto da svenderla ai nazisti, nei tempi neri che non hanno mai cambiato colore, sedeva accanto ai vescovi e monarchi.
Non era poi così solo nella sua follia.
Hanno ragione dunque La Russa o Alemanno a confermare con le loro idee ciò che sono e qual'è la qualità della loro coscienza.
Incoerente invece Napolitano a celebrare un 65esimo della liberazione di Roma in una Roma e in un paese per niente liberato, ricordando grandi valori e azioni storiche inascoltate semmai tradite, vilipese, calpestate- da sempre- da ministri, sindaci e cittadini lobotomizzati che si riconoscono in un'altra storia e che purtroppo sono invitati a commemorare.
Era prevedibile che su quel palco si sarebbe inscenata la farsa più grande e che affermando la tesi A (la Resistenza) si sarebbe potuta sdoganare anche la tesi B (la Repubblica di Salò); una cosa è certa ed è accaduta: l'8 settembre 2008 qualcuno ha affermato- senza essere costretto a dimettersi due ore dopo- che "fascista" è bello!
Le cerimonie ora offendono solo la nostra intelligenza: diverso sarebbe se un Presidente della Repubblica andasse sul palco a dire che la Costituzione viene tradita da sempre e mai come ora da coloro che ci governano e da coloro che ci hanno governato o che hanno atteso nell'ombra, trafficando con eversioni e altre faccende occulte, affinchè la democrazia non mettesse mai radici.
E detto questo scendesse dal palco come forma di protesta...
Sarebbe venuto il tempo di annunciare il proprio "non posso" e "non voglio" di fronte al possibile sbracamento dell'altro.
Veltroni ha avuto finalmente un sussulto...per quel che servirà!

8 Comments:

Blogger dario said...

Un sussulto? Mah... che sia anche quello parte della scena, come l'olio di ricino di Peppone e don Camillo?

9/9/08 08:32  
Anonymous Anonimo said...

La storia dovrebbe insegnare e invece non insegna. Non insegna perchè da sempre c'è il tentativo di giustificare un periodo nero (sotto tutti i punti di vista) per la storia italiana. Quella liberazione fu vera, in quel momento preciso solamente e penso che vada celebrata a prescindere da coloro che cercano di sorvolare e di far accettare certe brutture auspico non vengano tollerate.

9/9/08 10:24  
Anonymous Anonimo said...

E' come quando si dorme... magari si ha un sussulto ma poi ci si gira sull'altro fianco e si continua a dormire.... Penso che Veltroni farà esattaemente questo ahimè...

9/9/08 22:09  
Blogger luposelvatico said...

«Farei un torto alla mia coscienza - ha detto Ignazio La Russa - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d'Italia».

Soggettivamente. Dal loro punto di vista.
Soggettivamente, dal loro punto di vista, anche i nazisti difesero la loro patria dalle razze inferiori.
Soggettivamente, dal loro punto di vista, anche gli hutu che in Ruanda presero il machete per ammazzare un milione di tutsi (che fino al giorno prima erano amici, parenti, vicini di casa) difesero la loro patria.
Soggettivamente, dal loro punto di vista, anche i fascisti di Franco che rovesciarono la Repubblica legittimamente eletta difesero la loro patria.
Soggettivamente, dal loro punto di vista, anche Pinochet difese la sua patria, bombardando il palazzo della Moneda.
Soggettivamente, dal suo punto di vista, anche Licio Gelli con il suo piano di rinascita nazionale voleva difendere la sua patria (e ci sta riuscendo, oh se ci sta riuscendo).
Soggettivamente, dal mio punto di vista, l'eccesso di relativismo storico può produrre conseguenze spiacevoli per tutti: se un giorno qualcuno tirasse qualcosa di contundente in direzione della testa di La Russa, per dire, pure costui potrebbe dire di aver difeso la sua patria.
Soggettivamente.Pur nella differenza di posizioni.

10/9/08 08:57  
Anonymous Anonimo said...

Luposelvatico, sono d'accordo con te. Non solo sarebbe giusto, nella linea del suo raggionamento, onorare anche tutto quelli altri 'caduti per la libertà del proprio paese', ma dovrebbe anche modificare alcuni presi di posizione. Come può dire questo, e puoi prendersela così tanto con 'i terroristi', che sono il male più grande dei nostri tempi. Anche l'estremista religioso, indipendente dalla proprio fede, crede nel suo ragione. E usa un metodo lecito, per lui, per il raggiungamento della propria causa.
Non sarebbe guisto, allora, ritirare subito tutte dichiarazioni negativi sul terrorismo, che vengono sfruttati dai nostri 'dirigenti', per seguire con occhi chuisi e bendati l'America nella sua crociata contro il male?

10/9/08 10:36  
Blogger dario said...

Io (per quel che conta) sono d'accordo con l'Olandese.

Credo che tutto dipenda dal significato che vogliamo attribuire alle parole "Patria" e "Rispetto".

...parole che, tra l'altro, mi stanno davvero antipatiche.

10/9/08 10:48  
Blogger Angela said...

amici, grazie per esserci...mi aiutate a non avere paura...

10/9/08 13:29  
Blogger luposelvatico said...

E dopo le parole di Napolitano, Berlusconi, sprezzante ed offensivo, e applauditissimo dai giovani neofascisti, elogia Italo Balbo e la sua "positiva" opera in Libia.

Immagino, con amarezza, la solitudine del nostro Presidente, sbeffeggiato di continuo proprio perchè simbolo di tutto quello che gli Unni al potere disprezzano: e di tutto quello che dobbiamo strenuamente continuare a difendere, senza smettere mai.

12/9/08 09:27  

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