1 dicembre 2006

Yin Yang

Sono d'accordo con la Littizzetto che la fiction di Banfi sul mondo delle donne omosessuali non faccia affatto male, quanto invece disturbino le immagini dello stesso Banfi che con Vitali rappresentano il peggio del maschio italico degli anni scorsi. C'è una pubblicità su La7 che offende e abusa dell'immagine femminile e che passa inosservata ai bigotti, perchè i bigotti sono fallocentrici e misogini (i gay maschi paradossalmente non odiano le donne, e viceversa!) e il padre-padrone sta nella loro genetica e nel loro credo: una donna formosa e dalla profonda scollatura invita a mangiare il gorgonzola con le "pere". Bene, mi irrita il riferimento occulto, mi offende il parallelismo tra corpi formosi femminili e le macchine potenti, mi umiliano i simboli maschili che glorificano il grande dio Priapo e la donna sognata e sbattuta sui media che non ha altro significato che quello di essere "funzione" a qualcuno. La mitologia del mondo eterosessuale si nutre anche di violenza. E' l'Italia di Marinetti che scriveva pagine di bestiale esaltazione della virilità:
"Torri-cannoni-virilità-volate erezione telemetro estasi ...sbandamento-7-gradi erezione splendore getto forare immensità azzurro-femmina sverginamento..."
(Teoria e invenzione futurista). Insomma guerra-potenza macchine-carne-visceri-femmine- è l'archetipo dentro l' universo maschile, mito dell'uomo separato dal femminile, separato dal Sè.
Lo yang distrugge lo yin il cui equilibrio, secondo i cinesi, reggerebbe il mondo!
Dunque direi ai bigotti della nostra italietta, partite da voi stessi e dalla vostra schizofrenia: odiate la diversità ma al vostro diverso gli avete concesso una semi-uguaglianza, e su quel semi "avete" costruito una storia di prevaricazioni e false immagini. E voi donne a vestire l'identità voluta da altri.
E ci convivete senza nessun moto contrario di coscienza.