11 luglio 2009

Vuoto cosmico

Al G8 non c'è stato nessuno scivolone di Berlusconi.
E tutti si congratulano.
Ci si congratula della normalità.
Ci ha talmente "educati" al delirio che ora tutti, compreso lui, osannano alla sua normalità.
Il controllo di se stesso e del proprio "pathos" dimostra che quando ciò non accadeva era strategicamente voluto, studiato, provocato.
Ora è conveniente giocare il ruolo dello statista.
Il problema è che oggi, lo ha dimostrato questo G8, di politica resta un grande vuoto mentre il convegno internazionale non è molto diverso dalla passerella degli Oscar.
Ho trovato piuttosto patetico tutto l'evento.
L'incrociarsi delle immagini tra Obama e Clooney mi ha rimandato più al glamour delle star che ad un progetto politico.
E non sono certo i giornalisti ad aver fatto accostamenti e dunque una narrazione patinata e superficiale. La verità è che la comunicazione politica attuale ha bisogno di utilizzare i canoni estetico-mediatici delle star di hollywwod e di far incrociare i due mondi: non a caso, una vip è finita in casa Sarkozy mentre di Michelle non resta che il tubino giallo!
Di questo Berlusconi è plurilaureato: dunque si mettano in fila tutti gli esperti d'oltreoceano.
La strategia internazionale di comunicazione (certo il cinema americano ha fatto da maestro) è dimostrare che i politici non sono dei fottuti nababbi che vivono di privilegi e escamotage ma un gruppo impegnato di belli e buoni che ha a cuore la gente.
Persino Gheddafi è andato a scuola di look!
Messo così sembra innocuo. Delle torture dei migranti, con la collaborazione dell'Italia, se ne parlerà in Paradiso quando Ratzinger insieme a Pietro farà entrare le Destre del mondo alla destra di Dio, purché non commettino un certo numero di aborti e matrimoni infranti e le Sinistre perverse nella bolgia cinese, attaccate a un tubo (il famoso naso-gastrico) e agli amuleti di varie religioni.
Il cinese Hu Jintao, piuttosto, è andato via: troppo sangue sporcava i vestiti e poteva disturbare la cena ma ritornerà con i morti, nell'armadio, indisturbato.
Il Mercato era il vero invitato al banchetto dei Grandi.
Silenzioso: il Dio vero di tutti sa bene che può nascondersi dietro abiti eleganti e buone maniere tanto quanto dietro le imbecillità e le parole violente.
Questa volta, ha preferito il volto dei politici commossi ai piedi dell'Aquila.
Strategie di melodramma nel paese dei mandolini.
Ciò che resta alla gente è che si parlerà di loro, i Vip...mentre gli altri continueranno a mangiare nelle "tende" del loro quotidiano mediocre.
Ho avvertito un gran vuoto.
Obama fa una gran bella figura.
Ma la faceva anche Michael Jackson.
Non so più se si avverte la differenza tra l'uno e l'altro, nell'immaginario mediatico e quindi della gente.
A Obama premono gli interessi dell'America e ricostruire un'immagine amichevole del paese che prima di lui era il più odiato al mondo.
Tuttavia, mentre con le belle bimbe felici torna a casa, noi restiamo con Gheddafi a pochi chilometri e un Premier di indiscussa "elevatura morale e politica" a pochi metri.
Il vuoto del linguaggio politico, il niente delle immagini ci dice che ogni paese ha da sbrigarsela per fatti propri, cerchiamo da andare d'accordo e non darci fastidio a vicenda.
Poi se parliamo di energia alternativa, al convegno, e poi l'Italia fa passare di nuovo il nucleare contro la volontà della gente, poco male...
Il grande spettacolo, per altro costoso, della politica mi ha lasciato un messaggio: si salvi chi può!
Ognuno ha da lavare i propri panni sporchi.
E l'Africa?
Un gioco di società, in cui si gioca sporco ( guardacaso è sempre l'Italia), un bel film da proiettare per i prossimi incontri.
Si può sempre chiedere a quel politico intelligente e impegnato, Bono degli U2, di occuparsene.
Tra spettacoli e cinema, si intrattengano le masse incazzate.
Nel frattempo noi italiani, torniamo al nostro noir!

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Non potevi dirlo meglio di cosi quello che sto rimuginando...

11/7/09 18:08  
Blogger Arnicamontana said...

per il premier è andata benone, certo, perché è riuscito a non aggiungere altre gaffes a quelle già fatte e altre stronzate a quelle già dette. A imbastire promesse, menzogne e false speranze invece era in buona compagnia.

11/7/09 18:15  
Anonymous Anonimo said...

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

FRANCO BATTIATO

12/7/09 09:54  
Blogger Evergreen said...

Lucida e sferzante come la verità!

17/7/09 16:47  

Posta un commento

<< Home