Ronde romane
Qui siamo nel Centro Sud, dunque, ci si improvvisa.
Dal Nord Est ricco con tanto di divisa e bandierine e un passato da gendarme, scendiamo a Roma nei quartieri neanche tanto a sfascio ma con un potenziale umano a rischio di follia.
C'è una ronda improvvisata di tre uomini che pensa bene di suonargliele di santa ragione ad un congolese così come si prodiga di interventi depurativi e educativi un rondino solitario che sta girando in un quartiere della capitale a stuprare donne, secondo il buon insegnamento della nuova Scuola Antropologica "cellodurista", nascosta in una porzione involuta del cervello maschile.
I nostri rondini cercano di punire il colpevole accusato di crimini contro il loro immaginario, indistruttibilmente bianco e nemico del diverso, sia esso donna o nero o povero, e si improvvisano sostenitori di una nuova politica del rinnovamento.
A pensarci bene, qui di nuovo non c'è nulla.
Sempre la stessa scena.
Non solo di casa nostra, direi universale sul pianeta.
Le ronde non sono una piccola idea provinciale di quattro ignoranti diventati politici ma un bisogno a larga scala di una tipologia di essere vivente che non vuole e non vorrà mai sentirsi parte di un progetto "Uomo", a cui la Storia ha dato avvio fin dalla notte dei tempi.
Progetto ancora in corso, in una dilagante fase di arretramento e involuzione.
Dalla Prestoria non si esce.
In Italia infatti, se ne è sancito il ritorno glorioso tra ddl sicurezza, insicurezza sul lavoro, violenza animalesca del politico al potere, riduzione della donna a femmina da montare, negazione del patto sociale, sbracamento della res pubblica, azzeramento politico-culturale.
Quanto manca all'offerta legalmente riconosciuta di "carne vergine e bambina" al dio Priapo?
O è già in corso?
7 Comments:
Per quanta riguarda l'offerta di carne fresca e giovane basta leggere la cronaca di questi ultimi due mesi.
Sileno
Cara Angela, sono anni che dico che siamo ripiombati in pieno Medio Evo...ma in realtà hai ragione tu, siamo rapidamente regrediti alla preistoria!!!
"Dalla Preistoria non si esce"
Sembra una sentenza di morte senz'appello questa tua frase scolpita sul blog in modo solitario.
Purtroppo inizio a pensare che davvero sia così per molti.
Ti abbraccio fortissimo!!!
Daniele
purtroppo è vero per chi la sceglie come dimensione...ma avrai ormai capito che esistono dimensioni parallele, tempi e spazi paralleli...noi scegliamo il nostro dove scorre "latte e miele" ovvero un altro senso concreto ed esperenziale dell'umano.
La cosa che mi rattrista di più è che questo modo di pensare, questa stolta convinzione di sentirsi più "sicuri" rappresenti il "bisogno a larga scala di una tipologia di essere vivente che non vuole e non vorrà mai sentirsi parte di un progetto "Uomo"".
Certamente l'offerta sacrificale di carne vergine e bambina è già in atto, Angela cara. E noi possiamo pure scegliere un'altra dimensione ma quanta amarezza nel sapere, nel sentire quella maggioranza rumorosa che ha intrapreso il cammino dell'involuzione! Ti abbraccio, Angela
ci pensi, Arnia, milioni e milioni di poveri ridotti alla fame...ti sembrano la maggioranza?
Milioni e milioni di vittime: sono la nostra forza e degne del nostro amore.
Questa "maggioranza" che ora risiede in Italia, come altrove, è sempre un piccolo numero di coloro che si "escludono". Per odio.
E' vero. Grazie :-)
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