Lettera aperta
I tanti commenti al precedente post e il tam -tam sulla rete mi dicono che siamo sensibilissimi alle questioni che riguardano, famiglia, diritto, laicato, credo.
Non avrei scritto nessun post se a sfilare fossero state le famiglie che desideravano più asili nidi e supporto alle madri e correzioni al codice civile. E basta.
Sono le croci e i movimenti cristiani ad avermi abbattuto e umiliato.
Tuttavia la tua contestazione è comprensibile. Le parole amare di chi mi contesta sono giustificabili: anche io uso parole amare e chi di parola ferisce...
Sono stata dura con quella accusa "disgustata", la mia rabbia è travasata nel testo e ti ha offeso.
Le mie scuse e perdonatemi anche voi che sedete dall'altra parte del pensiero.
Sì sono naive quando credo che una persona che non conosco possa essere "un buon padre di famiglia", ma ho scelto una immagine -contro un'altra -di una persona sobria e normale (non in senso sessuale), politicamente contestabile e controverso per molti ma pur sempre vicino nella vita a quelli del family day, rifiutato perchè promotore di una legge che protegge gli "eterodossi".
Mi sono identificata come cattolica praticante, rigettata dalle stesse comunità con cui prego.
Non è la faccia di Prodi che voglio salvare ma la mia.
La descrizione nel post della "brava e perfetta cristiana" ha del sarcasmo, credimi: il mio modello da santino non garantisce la cristianità! Infatti non vorrei essere iscritta nell'albo perchè come riveli tu io non ho compassione, e come tale, ho molto da camminare.
In fondo hai ragione, sono un fariseo.
Il fariseo ritiene di aver Dio dalla sua parte, è sicuro della sua santità, è sicuro di Dio. Come dice Bellet:"ecco la sua colpa, confiscare Dio".
Accuso il family day di aver rapito Dio e fatto marciare con loro. Ma anche io ho cercato di tirarlo per la veste e pressato entro la mia visione del mondo.
Sì sono fariseo anch'io.
Mi sono sentita potente dentro la certezza delle mie convinzioni e dentro il disprezzo, citando sempre Bellet. E questo è proprio del fariseo.
Il pericolo dell'idolatria è sempre alle porte, così della menzogna...scrivere e parlare è un grande rischio ma almeno ci abbiamo provato, tu ed io, a dire come dovrebbero stare le cose.
Mi fai ragionare in questo momento su una necessità: non volere più il mondo a propria immagine e somiglianza, anche se il sogno è bello e buono; è pur sempre una prepotenza volerlo a tutti i costi, nella negazione dell'avversario. Persino Dio ci ha rinunciato.
Ma siamo chiamati a prendere posizione e a dire il sì e il no chiaro. Difficile, senza impastarci dentro se stessi! Tuttavia quando le questioni implicano lo schiacciamento dei più deboli ed esposti...allora è necessario alzare la voce..."voce che grida nel deserto"...
La mia avversione a una certa destra è nata qui in Italia, questa destra che si riveste attraverso il solito ignoto di sacro-mediatico e che ha cercato e ottenuto l'investitura della Chiesa. Anche l'attuale governo trasuda di ipocrisia, di instabilità tra la cupola e il parlamento: è un dramma ovvero melodramma tutto italiano
Quando vedo la piazza piena di stendardi, di striscioni delle parrocchie, penso all'Italia dei buoni sentimenti, nascosta sempre dietro la sacrestia ma in realtà indifferente alla conoscenza di Dio e incapace di uscire dall' adolescenza, adolescenza cattivissima, dove contano il prioprio bisogno e le proprie paure.
Ecco, la mia rabbia è ferita, per un paese che affossa nelle sue piccinerie.
Se ci vuoi mettere anche la mia mediocrità, la mia letteratura da quattro soldi, ne hai il diritto.
Sono stata una donna o donnetta, fai te, alle prese con il divino, sai è roba da maschi o da grandi menti o di addetti al lavoro (ironia amara!)
Ma se questi criteri sono validi per ogni avversario, ebbene sarai costretto a convivere con chi ti causa notti così insonne.
5 Comments:
Cara Angela, ho apprezzato molto i tuoi ultimi post. Língerenza della Chiesa, l'appropriazione indebita di Gesù, la doppiafaccia dei politici (la sig.na Caltagirone godrà della pensione di reversibilità del suo compagno Casini, in quanto quest'ultimo parlamentare) sono cose che mi fanno veramente schifo.
Ti invio, per una riflessione ulteriore, un intervento letto sul blog di Grillo, scaturito da una lettera sotto riportata. Io sono disabile. E la mia badante costa 900€ al mese. E l'assistenza domiciliare altri 200€. I soldi che mi arrivano in casa sono quelli sotto riportati.
Ciao e brava.
I disabili non possono lavorare, di solito sono a carico dei genitori e, alla loro morte, abbandonati dallo Stato come cani rognosi.
Hitler era più onesto, li uccideva per non farli soffrire.
I nostri politici celebrano il Family day quando la famiglia è stata distrutta da loro. Formare una famiglia in Italia è un debito che si estingue solo, ma non sempre, con la morte. Gli immobili sono in mano agli avvoltoi. Non bastano due vite per pagare un buco. I servizi per i bambini inesistenti, i sostegni per gli invalidi solo elemosine.
E si parla di Family day. E chi lo fa ha la faccia peggio del c..o. Ma io divento una bestia. Fatelo anche voi, senza ritegno.
“ In tempo di Dico e di riconoscimento della reversibilità volevo informarla sulla difficile situazione dei disabili in Italia dove vivono circa un milione di disabili gravi, fisici e psichici. Di questi circa l'80%, dati CEE, sono disoccupati, e molto probabilmente non lavoreranno mai o mai +. La pensione di invalidità che percepiscono è pari a 256 euro mensili. L'indennità di accompagnamento, di cui gode circa il 10% dei disabili gravi, può essere erogata alle persone che non possono compiere gli atti quotidiani della vita, non deambulanti, che hanno bisogno di assistenza continuativa e che non siano ricoverati gratuitamente presso strutture pubbliche per più di un mese. Tale definizione limita particolarmente il numero di persone che possono beneficiare di questa integrazione, che è pari all'incredibile somma di euro 443. Se pensate che una badante in nero costa minimo 600 euro è evidente che queste persone sono completamente a carico dei loro familiari. Malgrado ciò nessuno dei politici che hanno partecipato al Family day ha mai fatto nulla per ridurre le tasse alle famiglie che mantengono uno o + disabili. Queste famiglie pagano le stesse tasse di quelle con figli non disabili pur sostenendo costi molto + pesanti di cui lo Stato non si fa carico in alcun modo.
Ma la cosa + grave è che quando i genitori moriranno i figli disabili non potranno avere la pensione di reversibilità. Secondo la legge italiana solo il coniuge, il figlio minore studente fino al compimento della maggiore età e il figlio HANDICAPPATO AL 100% E SENZA RESIDUA CAPACITA' LAVORATIVA hanno diritto alla pensione di reversibilità del genitore.
Se pensate che a una mia amica malata terminale di sclerosi multipla con gravi problemi di deambulazione è stata negata dalla commissione competente l'incapacità lavorativa necessaria per ottenere la reversibilità dei genitori, appare chiaro che il diritto al sostentamento da parte dei genitori, anche dopo la loro morte, è un diritto negato. Oltre alle coppie di fatto sarebbe giusto riconoscere la pensione di reversibilità ai figli disabili anche in presenza di capacità lavorativa, visto che l'attuale sistema produttivo italiano lascia senza lavoro a vita l'80% di loro. Grazie.”
Stefano N.
Adesso ti ri-conosco.Z.
ciao Angela.
Mi chiamo Massimo e sono arrivato al tuo blog grazie al "tam-tam della rete", come dici tu.
Vado dritto al punto. Non conosco blogspot e non so come funzioni, ma immagino che tu abbia una tua area amministrativa, e immagino che da qualche parte lì in mezzo tu abbia la possibilità di "pubblicare" i feed del tuo blog in modo completo.
Riusciresti a fare questa modifica e renderli leggibili per intero? Così come sono ora, vengono soltanto diffuse le prime righe.
Mi aiuterebbe a leggerti con regolarità. Cosa che farei con molto piacere.
Grazie in anticipo per quel che potrai fare, e scusa il disturbo.
massimo
(http://sichiamamassimoquestoblog.iobloggo.com)
(metto il link non per strapparti mezza visita, eh! E' solo per essere un po' meno anonimo)
grazie per i vostri messaggi, ve ne sono grata.
Massimo, il prima possibile, sarà fatto riguardo ai feed
angela
Mi riferisco al commento di Stefano N., dove parla di una ragazza malata terminale di sclerosi multipla.
Sono anch'io affetto da tale "male" e non mi hanno mai parlato di "fasi terminali" (in pratica: di morte).
La visita al vostro blog è nata dalla curiosità suscitatami dalla parola "malata terminale", richiamata da Google in calce al mio blog.
Comunque, è per dirvi che - per quanto ne sappia io - di sclerosi multipla non si muore. Si muore per eventuali complicanze di altro genere che potrebbero essere una conseguenza diretta della malattia: per esempio, tutti i malanni causati dalla mancanza di moto.
Comunque sia, complimenti per il post, scritto con accuratezza.
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