Riformulazione di un post
Scrivevo qualche giorno fa...
La mia amica, star indiscussa nel mondo dei blogger, mi stuzzicò con una sua email ad uscire allo scoperto.
L'interrogativo filosofico-esistenzialista era in verità una questione aperta tra me e lei: cosa è che ti rende umano?
Lei propose la vita e il gettarcisi dentro con pathos.
Io proponevo il pensiero alto e dunque le scelte. Ovvero ritagliarsi nel giorno uno spazio, un laboratorio delle idee, dare a loro forma...
Tuttavia la mia vita si era trasformata in una cristalleria: avevo una collezione di valori, idee, principii raccolta negli anni, trascorsi qua e là, ricchezze personali, regali di qualche sapiente o reputato tale. Inutili acquisti!
Bisognava esporli per saggiarne il valore, l'impatto sugli estimatori, la resistenza all'acqua e all'urto.
In questi mesi e mesi di scrittura che mi è costata, perchè la visibilità mi costa e mi costano i commenti belli o brutali, perchè il vero mi costa e mai vorrei trovarmi dall'altra sponda della menzogna e della mistificazione ma inevitabilmente la attraverso perchè non sono la verità o la profezia ma una testa che si mette in gioco, ebbene in questi mesi di scrittura sono accadute delle mutazioni profonde.
Più scrivo e più sposo il pensiero che ho scelto tra i tanti nel mio laboratorio.
Non sono uno scienziato molto dotato; ho impiegato anni e anni a formulare, a far verifiche e controprove.
Ma ora sono giorni che quell'equazione riesce, che il risultato riesce, che le prove mi dicono che il procedimento è giusto.
La scoperta: il pensiero alto non esiste, esistono solo i fatti.
Sì, è vero, l'incubazione di una intuizione ha bisogno di dati, di osservazione ma solo l'applicazione rende l'idea autentica. Seguirla e incarnarla.
Pensavo al giovane ricco del Vangelo che se ne va via triste, senza accogliere l'invito di Gesù a mollare le ricchezze.
Era arrivato a Lui con tutte le chincaglierie del bravo ragazzo, messo a lucido, senza una piega e una sbavatura. Anche il giovane, proprietario di una cristalliera come la mia! Va da Gesù per fargliela vedere: guarda che bella, guarda come rispetto la legge, faccio il bene, pure l'elemosina, che ne dici è abbastanza per essere perfetto?
Immagino lo sguardo incandescente di quel Fuoco che brucia le scorie: lo sguardo di Dio, innamorato dell'uomo, che vuole ridurre in polvere ogni materia per colarne l'oro. Gesù lo guarda con quell'amore e lo invita a lasciare tutto, a seguirLo.
Il ragazzo va via triste...quella tristezza risuona ancora nel mondo degli uomini...
Le idee non valgono niente, valgono i fatti.
La verità è che lui non è stato capace di andare fino in fondo per realizzare quell'idea-da lui stesso intuita- di perfezione: essa era non tenersi pulite le mani dalla vita ma imbrattarcisi tutto. Era la perfezione dell'abbandono...
Ritorno così alla mia amica, ovvero al pathos.
E' così, vivere è abbracciare ogni cosa con amore viscerale, bere a sorsate il giorno con i suoi veleni se necessario, ma l'amore rende immuni se dell'amore ci sappiamo circondare, riempire le tasche, le ore, le parole e soprattutto i fatti.
E allora di quel giovane ricco, di me, non resta che una pagina senza nome...fino a che non ci si decide ad abbandonarsi e perdersi...
Capite perchè non saranno i teologi ad entrare nel Regno dei cieli ma le vecchine che con la pensione stentano a vivere, le mamme che sanno ridere con i figli anche se incazzate perchè il lavoro e la spesa le divorano, la mia amica grassa e sola che sogna l'amore e la taglia 42 e sa piangere di fronte ad una rosa donata...la strada è piena di gente che non elabora grandi idee ma nell'atto di vivere con pienezza compie il più sublime dei pensieri che è il sogno di Dio per l'uomo: amare.
Io ho amato ma con delle riserve: i miei occhi erano sull'Idea invece che sulla strada!
Oggi vedo, mi è stata restituita la vista come al cieco Bartimeo, la collezione è andata in pezzi come i tavoli di quei tizi nel tempio che un Gesù infuriato ha rovesciato, i pensieri si sono ridotti all'osso, come Zaccheo sono scesa in strada ad aspettare e se non arriva mi incamminerò, tra la folla.
A piedi nudi, sulla strada, senza più nulla da difendere.
1 Comments:
Angela,
come può un post così intenso passare inosservato......ma lo dico veramente senza malizia, anzi leggere i commenti dei tuoi lettori che ti sono stati vicini fino alla fine e di cui ormai conosco tutti i nomi, mi alleggerisce questo cuore inconsolabile. Quando leggo e rileggo i tuoi post ogni giorno, sembra di averti qui accanto a me, magari seduta sulla scrivania a sorridere e commentare. Ti voglio bene e te lo ripeterò tutti i giorni che mi restano da vivere. Tua sorella
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