E' cominciata la resistenza
Nessun dolore fisico riesce a superare la gioia di oggi che mi gonfia il cuore di allegria!
Tettamanzi, vescovo di Milano, ha aperto un varco verso un nuovo mondo: ha chiesto ai milanesi di ritornare a vivere in quel luogo che si chiama "chiesa solidale", mano aperta verso i più poveri e soli e esclusi, terra privilegiata dell'Incarnazione e della fecondazione del grembo umano.
Oggi è Natale davvero per chi porta la lampada accesa e segue i passi di una Chiesa conciliare che ritorna ad essere sorella, madre, amica di coloro che nessuno vuole.
Tettamanzi ha messo a disposizione i suoi beni, personali, e parte dell'otto per mille per gli operai che hanno perso il lavoro, per gli anonimi che fanno la fila alle mense caritas.
Oggi è Natale per coloro che credono che l'Amore può assumere una carne e farsi storia e non astratta ideologia utile solo a far cassa e a rafforzare il potere.
Una crepa si è aperta, forse il masso di fronte alla tomba del morto sta per essere rimosso e a non crederci saranno come sempre soldati e governatori. Gli uomini di potere chiameranno questo chiaro messaggio di un vescovo un attentato alla democrazia.
Gli daranno del comunista, i leghisti ci hanno già provato, per richiamare antichi terrori e gulag ma anche a Cristo i farisei gli sputarono in faccia chiamandolo ubriacone e frequentatore di prostitute.
Quindi ogni offesa a Tettamanzi sarà contro ognuno di noi: ma non ci sentiremo umiliati semmai onorati di non appartenere ai "giusti" secondo il Vangelo dei prepotenti.
E sulla capanna dove Tettamanzi ha richiamato coloro che hanno iniziato la Resistenza al degrado e alla onnipotenza degli stolti, splende oggi anche la stella di Monsignor Bianchi di Bergamo.
Bergamo città ricchissima, potente, arrogante, violenta nel suo sangue annacquato di Po: oggi, è stato strappato il velo del Tempio e non sarà più la stessa!
Il Monsignore ha impedito, la notte di Natale, di depositare Gesù Bambino nel Presepe come segno che la comunità non è ancora pronta per ricevere un significato così grande di amore e umiltà perché incapace di riconoscere l'altro, il diverso, il lontano in cui Gesù stesso si riconosce.
Gesù è tornato ad abitare tra noi.
Ha lasciato i palazzi, le tiare, i salotti della politica filantropa e viscida, la finanza di Erode, il letto di Erodiade, le massonerie, i mondi occulti del potere.
E' tornato bambino e ha scelto una casa qualunque di Sesto San Giovanni, magari, al quindicesimo piano, tra tangenziali e orrori da calcestruzzo, per una mensa forse vuota e per un albero di natale senza luci e regali.
E' tornato adolescente nel Tempio per insegnare ai dottori della religione e ai loro zeloti che la Parola si compie ma non nelle loro trame, bensì altrove, in un mondo che loro negano e uccidono ogni giorno.
Lo sanno bene i soldati che sparano oggi su Gaza e uccidono i figli della Palestina, massacrando anche loro stessi e la loro possibilità di diventare umani.
Tettamanzi ha aperto la porta della chiarezza: ora guardate, dove si nasconde Dio?
Nelle vite sconfitte di milioni.
Il presepe dei potenti è vuoto.