Attivecomeprima
Perche' Attivecomeprima? Perche' segnalare questa associazione e soprattutto il contributo del 5 per mille?
Posso dire per diretta esperienza che due sole persone al mondo mi hanno accolto con un abbraccio che vuol dire "ti amo come sei": mio marito e Ada.
Ada ha fondato Attive perche' crede nella guarigione del cuore come strada per curare questa particolare patologia del cancro al seno.
Ho fatto amicizia con Ada con una email.
Pur non conoscendomi, accostando la mia storia solo attraverso la scrittura e la voce al telefono, si e' presa cura della mia vicenda.
Questa e' Ada: gratuita' a piene mani!
Attive non e' che l'amplificazione di tale gratuita' e attenzione alle piccole vite delle donne travolte da un evento spesso irreversibile.
Quando persone come noi che sono state esposte alla virulenza chimica di una chemio, al volto pallido della morte "appollataia sulla spalla", allo sfibramento dell'entrate e uscite negli ospedali, all'agonia di aghi che non centrano le vene chiuse, terminano questo percorso divoratore di energie, si ritrovano abbastanza sole.
L'urgenza e' terminata; gli oncologi ritornano ai casi gravi e di immediato intervento. Tra una visita l'altra passano sei mesi. I famigliari rallentano il passo angoscioso e ritornano alle vecchie abitudini perche' bisogna pure ritrovare le certezze, non farsi profondare dai lamenti di un altro, riprendere a vivere, cribbio il cancro non e' venuto a loro!
Dall'altra parte l'ex-malata e' sola con i suoi dubbi e le ombre: tutta questa esperienza ha dato o meglio ridato forma e spessore alle vere paure che giacciono come magma caldo sotto la cenere del trauma.
Ma i responsabili di Attive si assumono il compito di prendere la persona anche da quel momento e fare con lei un viaggio a ritroso in cui si faccia chiarezza su quale terreno umano e affettivo e' venuta a formarsi la patologia.
Cosi' ognuna di noi scopre o rivaluta il dolore che sottosta' alle cose e che l'ha condotta fino a li', fino alla espressione cosi' drammatica del carcinoma.
Di conseguenza il cancro non e' che l'evento a questo punto neanche piu' centrale che ha dato visibilita' a certe inquietudini e sofferenze dell'anima. La malattia viene ad essere anzi un'azione amicale del corpo che ci manda segnali di "warning", "attenzione", "emergenza". Non e' un sabotaggio alla vita ma una spia di controllo.
Finire con fare pace con il cancro e dunque con se stessi e' l'obiettivo ultimo.
Insieme ad Ada si cammina verso il risveglio della coscienza.
La coscienza viva e' conquista primaria piu' dell'allungamento dei tempi dell'esistenza.
Ho visto donne uscire dalla notte danzando...
3 Comments:
Ciao carissima.
Il blog di oggi mi è piaciuto di più. Era più umano e meno spirituale, più stati d'animo reali, più vicini alle realtà di ognuno, anche di quelli che non hanno avuto il cancro. Tu dici che scrivi per aiutare chi è nella sofferenza, ma spesso tutti quei concetti complicati, tutte quelle parole ricercate, bellissime, forse aiutano più un teologo che una persona comune. Ti leggo sempre, ma a volte fatico a capire, la gente comune non viene da anni e anni di spiritualità come te. Più che trovare conforto certe volte mi spavento e mi vengono un sacco di dubbi....
monica
Monica,
Angela è un'amica scomoda e per questo riempie di dubbi. La sua fede così radicata, così appassionata è un punto fermo e a noi che siamo comuni, come dici tu, un punto fermo così spaventa. Anche quando ti guarda negli occhi ti vengono un sacco di dubbi.
Angela è anche un'amica generosa che non scappa di fronte ai dubbi che suscita. Forse scappa dai suoi, io non lo so, ma da quelli che crea mai. Ti prende per mano e ti lascia raccontare.
Angela è una persona scomoda perchè è andata oltre, oltre quanto la maggior parte di noi abbia mai fatto. Ma sa ritornare, se c'è bisogno.
Non ti amo come sei, ma come sessanta volte sei o piu'...
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