4 marzo 2006

il diavolo e' urbano

Il demonio oggi va in chiesa e prende pure la comunione. Fa opere di carita', dice cose di buon senso, e' politicamente moderato, usa carte di credito e cellulari.
Si traveste di buonismo e sentimenti per "la famiglia" e "il feto" e si scandalizza se qualcuno gli toglie il simbolo della croce dalle scuole e uffici pubblici salvo poi disprezzare l'unico vero segno, l'unica vera icona di Dio che e' l'Uomo. Cinico e spudorato, abbraccia il santo e l'assassino parlando di amore e perdono, lo fa soprattutto in televisione dove l'immagine da portatore di bene gli riesce meglio, sotto i riflettori.
Si convince cosi' tanto che e' buono e non fa del male che finisce per crederci al punto da contemplare la sua immagine come vera immagine della Verita', lui stesso viene a essere la Verita' e cosi', nella babele linguistica e visiva in cui e' lievito nascosto, si perde il volto autentico del Maestro e finisce per adorare il
suo dio minore fatto a sua immagine e somiglianza.
Io cammino per strada e lo incontro, accendo la tv ed e' li' che parla e fa sermoni,vado in chiesa ed e' seduto in prima fila, negli oratori raccoglie fondi per l'Africa. Dunque dalla sua compagnia mi dissocio, le sue parole untuose e ambigue mi scrollo di dosso, non faccio la spesa dove la fa lui ne' mi siedo nella stessa panca in chiesa. Anzi io mi schiero dalla parte dei non credenti, degli esclusi.
Io divento atea e lo dico con orgoglio.

Il diavolo e' urbano - definizione di Mons. Angelini, San Simpliciano, Milano